FIGLIO DELL’ARISTOCRAZIA – SECONDA PUNTATA

LA CONOSCENZA DELLE RAGAZZE

Durante le 30 giornate impiegate per fare il pagliaccio sul lago di Garda, Alberto riuscì a distribuire quasi 200 biglietti da visita avendo sempre scelto ragazze che alla prima impressione erano piacenti ed interessanti.
Nel tirare le somme di quell’esperienza di vita nuova, Alberto si sentì molto soddisfatto per aver saputo comportarsi in una maniera così diversa da quella abituale di appartenente alla nobiltà. Innanzitutto aveva rinunciato a tutte le facilitazioni che la sua ricca famiglia gli aveva sempre messo a disposizione, e conosciuto le ristrettezze della gente comune essendo ospitato in una modesta osteria dove sosteneva ad arte la sorte di un poveretto costretto a fare il pagliaccio per incassare degli spiccioli che gli permettevano quella vita assai magra. Soprattutto aveva resistito a tutti i frizzi che la gente comune rivolgeva a quella finta statua che nascondeva sotto una mano di gesso un poveretto che viveva di stenti. Di contro aveva avuto modo di parlare con molte ragazze che aveva incontrato, grazie alla sua trovata di quel pagliaccio immobile ma anche semovente con scatti improvvisi che le intimorivano. Era in quell’attimo che prendeva forma la sua bravura nel giustificarsi per lo spavento provocato ed al tempo stesso per presentarsi con delle qualità che avrebbero dovuto convincerle ad una successiva telefonata. Bisogna ammettere che non si trattava di un risultato facile da ottenere : egli in quel momento era un pagliaccio che aveva l’ardire di interloquire con le più belle ragazze che passeggiavano per la stradina per invitarle ad un incontro telefonico. Tutte queste difficoltà che albergavano nel suo animo gli avevano provocato il grande dubbio di aver impostato una vicenda, astuta quanto si vuole e con la figura di un personaggio deforme e quindi straordinario come pagliaccio ma però privo di ogni attrattiva per qualunque essere e soprattutto per quelli di sesso femminile. Insomma durante il viaggio di ritorno a casa si sentiva tutt’altro che fiducioso di ricevere missive di qualunque genere.

Arrivato nella sua lussuosa casa di cui aveva modo di riscoprire con piacere il lusso e la comodità ben noti, egli era curioso di verificare se gli sarebbe arrivata almeno qualcuna di quelle telefonate che aveva richiesto con i biglietti da visita. Passarono una decina di giorni senza alcuna comunicazione che lo avevano messo in basse condizioni di spirito ma finalmente nell’undicesimo giorno gli telefonarono ben cinque ragazze. Egli, una dopo l’altra, diede risposta da cui ricavò alcuni risultati. Due di esse erano semplici operatrici di sesso e quindi sono state eliminate subito, altre due dimostravano una scarsità mentale che lo terrorizzò ed anche quelle furono lasciate perdere.
La quinta ragazza fece capire invece di essere una persona che meritava la conoscenza. Infatti precisò che aveva telefonato spinta dalla intelligenza dimostrata nel creare quella statua nana che ad un certo punto sbottava in uno scatto riservato alle ragazze.
Quella acuta motivazione della loro eventuale conoscenza gli fece tornare il suo abituale buonumore. Molto bene disse entro di sé. Da questo momento io mi sento sicuro di aver fatto una buona cosa e sono speranzoso che quella rivoluzione della mia vita che io ricercavo quando ho pensato al pagliaccio, sia veramente arrivata.
Alberto rispose alla ragazza che la motivazione della telefonata che lei aveva avuto il coraggio di fare, lo predisponeva già per conoscerla. Si misero d’accordo per una settimana passata direttamente nel paese di residenza della ragazza e potere quindi conoscerla. Dopo qualche tempo questo accadde veramente. Innanzitutto si presentò come appartenente ad una normalissima famiglia che, pur non avendo grandi possibilità economiche, con sacrificio gli aveva permesso di completare i suoi studi concedendogli anche un periodo di vacanza continuativa che aveva utilizzato facendo il pagliaccio e ricuperando le spese vive della vacanza. Gli restava ancora una parte di questa vacanza che desiderava passare proprio lì in quel paese con la speranza di rendersi simpatico a quella bella ragazza. Lei lavorava nell’ufficio di un commercialista ma per quell’occasione aveva chiesto due giorni di ferie. Con la modesta automobile con una quale era arrivato, Alberto e Maria, la ragazza, fecero alcune gite nei dintorni del paese visitando dei bellissimi posti e zone monumentali. I due giorni passati assieme furono molto piacevoli per ambedue con uno scambio di discussione su vari argomenti che li interessarono vivamente. Nei rimanenti giorni della settimana Alberto approfondì da solo la bellezza dei dintorni girando con la sua macchina e ritornando la sera al paese di Maria per mangiare la pizza insieme e scambiarsi durante la serata belle ulteriori chiacchierate.

Maria apparve subito e si confermò durante tutta la settimana per un carattere di una bontà suprema, gentile e con un modo di fare così piacevole da colpire profondamente Alberto non tanto per la eventualità di poter instaurare un rapporto amoroso con lei quanto invece per essere veramente colpito da una grazia, una gentilezza da rapirlo veramente. In conclusione la settimana passata con Maria è stata soddisfacente per aver fatto capire ad Alberto che esiste ancora la bontà quella vera quella che ti rapisce totalmente di ammirazione senza che per questo stesse per nascere in ambedue quel sentimento che prelude ad un seguito importante.

A casa Alberto riprese la vita di sempre ma ebbe la sorpresa di ricevere altre telefonate di due ragazze. In maniera analoga alle precedenti, la prima era relativa ad una venditrice di sesso ma la seconda si dimostrò invece particolarmente interessante. Anche la nuova conoscenza affermò di essere stata spinta dal suo personaggio/pagliaccio insolito e soprattutto sull’aver messo nel biglietto da visita la foto per chiarire che era di altezza normale mentre il pagliaccio era così veritiero da far pensare ad un deforme con le gambe cortissime. Alberto rispose che era altrettanto per lui poiché ammirava l’intelligenza della sua interlocutrice e si premurò di fissare anche con lei una settimana esattamente uguale a quella precedente ma con una persona completamente diversa da Maria, la prima ragazza.

L’arrivo di questa seconda promettente occasione fini per far intravedere ad Alberto un futuro nuovo che egli aveva sentito dentro di sé al suono della voce della nuova ragazza che gli pareva molto squillante e propria

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