LAURA
Laura, questo il nome della nuova ragazza, era una fotografa di professione, molto giovane ma bravissima e che lavorava per conto di una rivista.
Da rimarcare che Aberto, fin dalla prima frase uscita dalla bocca di Laura, sveva percepito trattarsi di una persona non solo colta ma soprattutto in grado di interloquire con proprietà in ogni suo pur breve discorso fatto a lui stesso. Ebbe subito la precisa sensazione di aver incontrato una persona estremamente interessante, prezioso frutto di una ottima preparazione teorica convalidata da quel lavoro importante di fotografa e giornalista che lei svolgeva e che la aveva abituata a capire subito un personaggio da lei incontrato per la prima volta e, oltre a questo ad intrattenerlo con proprietà fin dal primo incontro .
Oltre a tutto questo Alberto apprezzava il modo gentile ed aperto che Laura usava nel conversare con un sorriso sempre sulle labbra e con una distinzione spontanea e forbita senza essere presunzione. In altre parole lei denunciava un fondamento morale elevato che la portava ad una gentilezza e disponibilità eleganti e piacevoli. In altre parole Laura, fin dal primo approccio, aveva colpito il giovane aristocratico al punto da sentirsene già innamorato
L’occasione che stava presentandosi ottimale per tutto il tempo da passare assieme, fu invece molto diversa dalla precedente in quanto Laura era una libera professionista e quindi poteva disporre del suo tempo come meglio credeva. Alberto si recò quindi al paese di residenza convinto di passare una settimana con Laura così come aveva fatto con Maria. Accadde però che, ultimata la prima bella giornata in compagnia, alla sera durante la cena la ragazza uscì con una imprevedibile decisione. Affermò con tono convincente e definitivo che non riteneva opportuno continuare quella conoscenza e pertanto i due giovani dovettero salutarsi dandosi parola che, nel caso fossero intervenute delle circostanze nuove, avrebbero potuto riprendere la conoscenza stessa.
Trovatosi di nuovo a casa, Alberto continuava a intrattenersi via telefono con Maria mentre con Laura, la giornalista della quale sentiva quell’innamoramento che nasce forte quando ci si sente ambedue portati l’uno per l’altra, ogni rapporto doveva tristemente considerarsi finito.
Egli però aveva in mente quello che si era ripromesso e diceva a sé stesso : Alberto questa volta non dovrai trascurare nessuna occasione perché hai faticato tanto per raggiungere uno scopo ed ora non devi perdere il momento buono. Il treno quando passa bisogna prenderlo, non perderlo! E stai attento Alberto che questa è proprio la volta buona, quella che aspettavi da una vita!
Detto e fatto egli prende la decisione di telefonarle avendo come pretesto un possibile riavvicinamento a compenso di quella improvvisa e triste chiusura del loro rapporto dovuta esclusivamente a lei mentre da parte sua egli non ne vedeva ragione plausibile. Al contrario, le disse, egli considerava molto positivamente l’averla avvicinata passando in sua compagnia un’intera felice giornata.
Egli Insiste nel fatto che vorrebbe capire la ragione di una rinuncia così repentina ed infine riesce a convincere la ragazza ad aprirsi. Laura gli dice la verità e cioè che tutto ciò che gli dirà sarà doloroso per lui. Allora devi dirmela proprio questa verità, commentò Alberto. Laura gli spiegò il motivo reale. Lei, prima di telefonargli, si era informata bene di lui e della sua famiglia ma quando si è presentato il primo giorno Alberto non ha detto la verità preferendo apparire come figlio di una famiglia di poveri lavoratori. A Laura tutto questo non è piaciuto ed un’intera giornata passata assieme senza essere stata informata della situazione reale non le è andata affatto a genio. Laura dice che la sincerità deve trionfare sempre soprattutto quando si tratta di conferire tra sessi diversi.
Questa presa di posizione di Laura piacque ad Alberto. Prima di tutto Laura ritiene difficile qualunque rapporto tra di loro per una diversa concezione della vita. Quella di Alberto si diparte da un consesso di alto livello mentre la sua è iniziata da una famiglia povera nella quale pensa però aver avuto molto di più di lui e cioè un bene vero da parte di tutti i suoi ed inoltre il dovere di procurarsi il futuro con la sua buona volontà da dimostrare prima di tutto in quegli studi che i genitori le hanno consentito al prezzo di sacrifici enormi.
Fu facile per Alberto proteggere il suo modo di fare dovuto al suo desiderio vero di essere uguale ai suoi amici e compagni di scuola che erano persone semplici ma più felici di quelli come lui costretto prima di tutto a salvare le apparenze. La prova di questo suo bisogno di essere, almeno per un breve periodo, semplice ed umile come tutti i suoi compagni di scuola, la aveva già data nel modo più efficace trasformandosi nel più umile personaggio di tutta la storia cioè in pagliaccio di strada. Oltre a questo Alberto le racconta di aver passato la gioventù sempre con personale di servizio mentre egli avrebbe voluto mamma e papà che vedeva solo durante pranzo e cena. Ad un certo punto egli ha detto a Laura : ma adesso che è tutto chiaro non possiamo instaurare un po’ di amicizia basandoci finalmente sulla verità? Così è stato fatto ed hanno potuto passare alcune giornate assieme. Era sempre Alberto ad andare a a trovarla perché Laura era spaventata e non aveva coraggio di avvicinarsi ad un ambiente aristocratico come quello di lui. In conclusione in quel periodo che stiamo descrivendo esistevano due coppie di persone legate soltanto da una provvisoria e breve amicizia mentre poteva darsi benissimo che qualcuno dei quattro, forse una delle due ragazze o forse lo stesso Alberto, avessero desiderio di passare ad uno stadio superiore della semplice amicizia. Questa ipotesi però non teneva conto della realtà. Infatti quell’amicizia pulita pulita conviveva con una situazione del tutto sconosciuta e mai considerata. Ma siamo sicuri che dal punto di vista amoroso nessuna oppure tutti e tre fossero da tempo già impegnati? È sicuramente un particolare non trascurabile ed infatti se si va fondo persona per persona si possono notare dettagli molto importanti. Innanzitutto lo stesso Alberto, nell’idea dei genitori, era da sempre considerato il promesso sposo della figlia della coppia di amici di papà e mamma i quali vedevano come obbligatorio che Alberto nella eventuale scelta di una compagna, dovesse tener conto della famiglia cui apparteneva e degli usi, consolidati attraverso anni ed anni, che la caratterizzavano. Da tempo immemore in quella vera e propria casta famigliare i matrimoni avvenivano senza uscire da una determinata cerchia in modo che la qualità nobiliare mantenesse le caratteristiche fondamentali. Per far in modo che ciò avvenisse, la soluzione era chiara ed il nome dei due che avrebbero dovuto prima o dopo convolare a giuste nozze era ben definito ed era noto anche ad Alberto. Egli però non teneva in nessuna considerazione tutto questo. Per lui i tempi moderni avevano completamente abolito quelle regole ed egli si sentiva completamente libero anche se nelle frequenti serate nobiliari di pranzi tradizionalmente aristocratici o di altro tipo come concerti musicali o serate di ballo, sempre all’insegna della tradizione nobiliare, egli fosse costantemente destinato a stare vicino a quella che era considerata la sua promessa sposa.
A sua volta Laura nello svolgimento del suo lavoro prediligeva sempre fosse condotto non singolarmente ma in coppia con il collega Antonio con il quale era unita da una compiacenza che superava di molto la pura collaborazione lavorativa per costituire in pratica una specie di parziale fidanzamento.
Si può tranquillamente affermare che l’amicizia di Laura con Antonio presentasse dei risvolti di non poco conto.
Antonio era un giovane molto bravo nel lavoro di aiuto fotografo di Laura ma con una grande timidezza e nello stesso tempo una correttezza di comportamento ed una bontà così accentuata da sembrare innaturale ed artefatta ed infine tale da mettergli addosso l’incapacità totale di avvicinarsi, fin da quando era era un giovane e impreparato ragazzo, nemmeno con i suoi coetanei. Se poi si fosse trattato di ragazze egli si sarebbe trovato così a mal partito da non riuscire a dire un sola parola e da farlo restare lì impalato come fosse vittima di chissà quale tragedia personale.
In definitiva Antonio era un bravissimo giovane molto buono, generoso e di buona cultura ma veramente incapace di intrattenersi con chicchessia presentando delle deficienze così gravi di comportamento da poterlo configurare come colpito da turbe di genere piuttosto gravi.
Quando poi per una bizzarria del caso, egli si trovò a lavorare a fianco, fianco con una bella ragazza come Laura, il che rappresentava il suo primo scambio di parole con una giovane donna, non gli restò altro da fare se non quello di considerarla un angelo caduto dal cielo che aveva tutte le qualità migliori per costituire quel sogno che da sempre gli occupava la mente ed il cervello lasciandolo in uno stato di beatitudine meravigliosa. Logicamente questo stato d’animo non poteva che evolvere in qualcosa di incontrollabile e nello stesso tempo in una totale incapacità di esprimere bene il suo nascente sentimento, di far capire a Laura esattamente quello che stava capitando in lui per il semplice fatto che nemmeno lui stesso ne aveva un’idea precisa. Egli era invece in preda uno stato innaturale, celestiale che non aveva nulla di normale perché surclassato da una ammirazione immensa per lei.
Laura d’altra parte aveva capito di essere oggetto di un attaccamento che lei stessa non riusciva a provare per Antonio al di fuori di una grande stima e convinzione di una grande bontà d’animo e, di fronte ad un personaggio così fondamentalmente buono e generoso e quindi veramente grande in tutto ciò che riguarda la normale collaborazione di lavoro ma molto particolare nei sentimenti, non riusciva nemmeno a pensare di instaurare con lui un qualcosa posto al di sopra dei normali rapporti di impegno fotografico.
In definitiva si arriva a capire che l’innamoramento fortissimo ma inconcludente di Antonio confermava la presenza di qualche difetto che avrebbe potuto anche comportare, da parte di lui stesso, le conclusioni le più disparate ed inimmaginabili e che, come vedremo, provocheranno nella realtà gravissime conseguenze.
La terza persona che fa parte del nostri racconto, cioè Maria, risulta anche lei avere un mezzo fidanzato che da molto tempo sollecita un matrimonio anche se minato alla base dai troppi dubbi della parte femminile.
LA PASSIONE PER LAURA
Il tempo passa ed Alberto comincia a sentire una intensa simpatia per Laura. I loro colloqui, sempre mantenuti su temi culturali oppure su viaggi o infine sul lavoro che lei svolgeva e su quello che lui intendeva iniziare, diventavano sempre più piacevoli ed ambedue percepivano che stava nascendo qualcosa di grande che si chiama amore reciproco. L’amicizia diventata prima un grande affetto , alla fine è amore vero e proprio.
E’ stato Alberto ad iniziare un discorso abbastanza serio. Cominciò con il dire a Laura che tra di loro era nato qualcosa di grande ma che prima che crescesse troppo era necessario chiarire alcune cose. Egli precisò che era stata la stessa Laura a sostenere fermamente che alla base di qualunque rapporto fra persone deve esistere la sincerità, senza nascondere nulla. Pertanto, le disse, io non ti posso tacere il fatto che i miei genitori mi considerano come già promesso alla figlia di amici pari grado del loro livello aristocratico. Devo assicurarti però che io stesso aborrisco questo sistema antiquato di ragionare e dobbiamo renderci conto tutti e due che qualora io accennassi ai miei genitori la presenza di un’altra ragazza e in casa mia scoppierebbe la guerra.
Il fatto che Alberto non condividesse affatto le usanze dell’aristocrazia le quali, tra l’altro. imponevano ai figli di sposarsi esclusivamente tra componenti della nobiltà, aveva diverse motivazioni.
Innanzitutto egli fondamentalmente teneva in grande considerazione la piena libertà che doveva senz’altro contraddistinguere ogni essere umano di poter prendere personalmente le decisioni importanti della propria vita, non giustificando che un uomo, qualunque fosse la sua condizione personale, dovesse passare una vita intera con una donna di cui non era innamorato a cui magari non voleva affatto quel bene che doveva invece costituire il fondamento di una convivenza.
Ma oltre a questo c’erano altre considerazioni che lo spingevano addirittura ad odiare quel comportamento fuori luogo e fuori tempo in quanto dovuti allo scopo non secondario di produrre benefici di ordine nobiliare e soprattutto economico . Alberto, per la sua onestà di fondo e per la massima correttezza morale, non ammetteva assolutamente nulla che si basasse su meri concetti economici o benefici di altro genere ma sempre di carattere materiale. Forse non era del tutto esatto ma egli nel matrimonio tra nobili vedeva inesorabilmente la grande convenienza economica che sopraggiungeva quando era in ballo l’unione immediata oppure anche futura di due due grandi patrimoni dovuta alle nozze dei due eredi di famiglie ricche. Questo fatto lo urtava veramente ed il solo pensiero che egli, appartenente ad una famiglia ricca, venisse indotto a sposare una donna che si trovava nella stessa fortunata condizione economica, lo indisponeva gravemente nel giudizio dei genitori poiché egli non riusciva a cancellare dalla sua mente che, sia pure senza averne mai sentito nemmeno un cenno, alla fin fine anche essi, suoi genitori, erano a conoscenza di questo grande vantaggio puramente economico che sarebbe derivato dal suo matrimonio formalmente già deciso .
Il ragionamento di Alberto con Laura proseguì pregando di essere anche lei sincera e di dirgli se sussistesse in lei qualche problema del genere. Laura precisò subito che egli aveva visto giusto, anche per lei prevedeva un inconveniente simile ma di qualità completamente diversa. Laura gli raccontò che per alcuni anni ha lavorato in simbiosi con Antonio, un ragazzo della sua età e tra di loro esisteva un sentimento di amicizia che forse nel caso dell’amico-collega era sempre stato amore mentre per lei si è sempre trattato di una grande amicizia e nulla di più. Laura afferma: anche nel mio caso come nel tuo non appena io accennassi ad Antonio che ho un altro uomo scoppierebbe una guerra molto più piccola della tua ma comunque sempre guerra. Alberto al massimo della commozione le disse che sentiva di volerle ancora più bene per questa confidenza che reciprocamente si erano fatti.
Bisogna aggiungere che questo aumentare nella amicizia esistente fra Alberto e Laura era stato capito anche da Maria l’altra amica di Alberto la quale, volendo anche lei essere sincera, gli confessò di aver inteso perfettamente che la vera corrispondenza d’animo era quella fra lui e Laura e quindi riteneva giusto allontanarsi mantenendo la sola amicizia che avrebbe potuto ogni tanto concretizzarsi con telefonate incontri brevi nei quali raccontarsi la vita che scorre.
Alberto abbracciò stretta stretta Maria dicendole che le voleva bene come una grande amica, un bene che non sarebbe mai andato perduto.
L’addio di Maria colpí molto Alberto perchè si rese conto che stava sciupando la fortuna strepitosa di aver conosciuto la bontà fatta persona e che stava perdendo una ragazza quale non avrebbe mai più incontrato in tutta la sua vita. Gli accadde di continuare a pensare a Maria facendolo riflettere a fondo e rivedere l’intera vicenda che era derivata dalla sua decisione di presentarsi come pagliaccio di strada e che ora vedeva come un insieme di avvenimenti straordinari iniziati con la conoscenza di una ragazza splendida come era Maria la cui bontà di cuore era arrivata al punto di dover spontaneamente allontanarsi da lui. La vicenda che ora lo assillava era la grande differenza esistente tra le due ragazze che aveva conosciuto: una, Maria, lo aveva impressionato enormemente per una bontà senza fine che avrebbe meritato un grande affetto , l’altra, Laura , così meravigliosa da averlo già rapito interamente. Essendo per sua indole fatalista, fu portato ad una convinzione certa, incancellabile. La vicenda medesima costituiva un insieme straordinario, bellissimo e incancellabile. Da tutto questo sarebbe derivata per sè stesso una vita intera altrettanto straordinaria, sicuramente qualcosa di grande, di incredibile, addirittura e sicuramente qualcosa di sensazionale ed egli, di tutto ciò, era sicurissimo.
Con questa profonda convinzione in animo , Alberto vide trascorrere molto velocemente tutto il tempo che egli aveva prefissato per festeggiare la sua laurea prima di iniziare quel lavoro cui teneva tanto e per il quale si era sviluppata la sua specializzazione in aeronautica.
A quel punto era gioco forza confessare a Laura che egli contava di stabilirsi con gli studi in America dove cominciare l’attività. Laura non trovò nulla da dire anzi approvò la sua decisione perché era convinta anche lei che lì in America che avrebbe imparato bene il suo lavoro ed aggiunse anche che lei non aveva alcun problema a spostare anche la sua attività In America dove aveva già avuto parecchi impegni .