PRESENTAZIONE DI LAURA IN FAMIGLIA
La decisione di spostarsi in America Alberto la disse ovviamente anche ai suoi genitori ed in quella occasione non poté evitare di annunciare anche che aveva per fidanzata Laura e che prima di partire desiderava farla conoscere anche a loro.
I genitori risposero che capivano che i tempi erano cambiati e le loro abitudini forse andavano modificate. Restava sempre l’impegno assunto con la ragazza figlia di amici alla quale era data una certa promessa di futuro matrimonio.
Alberto insistette sulla sua proposta di far conoscere Laura ai genitori i quali accettarono. Fu così tenuto l’incontro che fu assolutamente formale e freddo. I genitori di Alberto ebbero piacere di conoscerla e la pregarono, anche durante l’assenza del loro figlio, di andare qualche volta a trovarli per parlarne. Nel secondo incontro, che ebbe luogo un paio di mesi dopo, i genitori di Alberto, non sapendo come iniziare a conoscere la ragazza, la pregarono di spiegare il lavoro che stava svolgendo. Questa richiesta fece veramente felice Laura la quale aveva mille episodi piacevolissimi e di una certa profondità morale e grande interesse giornalistico. Il racconto su cui si basò l’intera visita riguardava i reportage fotografici che lei aveva svolto in occasione straordinarie e che venavano spesso premiati nominandola giornalista fotografa di alta qualità e miglior artista fotografico italiano del momento. I genitori di Alberto dovettero ammettere che la ragazza era un personaggio di alta qualità.
Dall’altra parte il loro figlio in America iniziò ad imparare il suo lavoro che lo appassionava molto avendo trovato un ambiente ideale, una qualità nel suo impegno che lo entusiasmava in tutti i sensi. Quello che gli mancava era la presenza di Laura. Glielo scrisse e lei rispose immediatamente che si sarebbe trasferita anche lei con il suo lavoro nella stessa città di Alberto.
LA TRAGEDIA CHE INCOMBE SU LAURA
A questo punto Laura dovette per forza raccontare al suo amico – collega Antonio il suo amore per Alberto ed il suo prossimo trasferimento in America per stare vicino a lui. Come previsto successe un finimondo. L’amico collega non accettava questo fatto. Egli la ha sempre amata e lo sapeva benissimo anche lei. Si succedettero numerosi incontri durante i quali la situazione andava sempre peggiorando. L’amico le garantì che, quando lei avesse veramente messo in atto il suo proposito, la propria vita avrebbe assolutamente cessato di avere uno scopo e pertanto l’unica cosa che restava era decretare la fine di una esistenza diventata completamente inutile. Quello che ripeteva continuamente era il grande amore che egli provava e che era tanto grande da sentirsi in obbligo di fare per lei qualunque cosa gli avesse chiesto mentre lei non ha fatto nulla per lui benché conoscesse benissimo la situazione.
Sicuramente l’affermazione di Antonio è lontana dal comune modo di ragionare. Un suicidio, sia pure appena accennato, non può in nessun caso, essere la soluzione del problema. Tenute presenti le caratteristiche e le modalità inusitate del suo viscerale amore per Laura si riesce però a capire che la sua decisione deflagra in un fatto estremamente grave ma non privo di una verità sconcertante anche se inammissibile.
Per Antonio la perdita di Laura consiste in un male estremo che richiede decisioni così estreme da giustificare in pieno addirittura il suicidio.
Completamente diverso quello che accadeva a Laura. Lei, da quella persona molto avveduta che era, avrebbe dovuto farlo ragionare spiegandogli che in ogni caso un amore come il loro e presente soltanto in una delle due parti, non può esistere. Lei infatti non si è mai sentita di corrispondere e quindi egli doveva mettersi il cuore in pace e capire che in tutto ciò che sognava c’era qualcosa di irrealizzabile e quindi egli doveva trattenersi e, sia pur con dolore immenso, lasciar perdere Laura. Vedremo invece che le cose si svolgeranno in maniera assurda ed imponderabile-.
Antonio insiste: egli si sarebbe suicidato. “Io per te darei la mia vita e tu invece per me non dai nulla!”. Ma io ti ho sempre voluto bene come un grande amico e quel bene te lo voglio ancora. Io ti voglio tanto bene che sarei tuttora disposta a darti tutto quello che mi puoi chiedere, disse Laura. A quel punto Antonio esce dai limiti di un comportamento logico, naturale, con un comportamento assurdo, impensabile ed inammissibile.
“Si, c’è un solo modo perché io non mi senta obbligato a ricorrere a decisioni estreme” . Ecco, tu devi lasciare che sia io ad avere il tuo primo rapporto con un uomo. Solo questo può essere per me la prova che in realtà anche tu mi hai voluto bene ed io conserverò questo grande ricordo senza fare nulla di contrario alla tua nuova decisione anzi ti prometto che non andrò mai in tutta la mia vita con nessun’altra donna, tanto grande è il bene che ti voglio. Mi ripeto, puoi salvarmi solo dando a me la tua verginità.
E Laura: tu non puoi chiedermi questo assolutamente.
La risposta di Antonio : Ecco la tua promessa fatta due minuti fa di donarmi qualunque cosa ti avessi chiesto dove è finita?
E Laura: dammi un giorno di tempo per decidere.
A questo punto quello che dovrebbe fare Laura è chiaro, Lei ha ricevuto una richiesta assurda per qualunque benpensante, richiesta che non deve accogliere in nessun caso quindi deve semplicemente non accettare una vera follia come quella avendo mille motivi per non farlo. Vedremo invece quello che succede.
In realtà Antonio si era innamorato di Laura fin dal primo incontro e durante gli anni di lavoro in comune aveva tentato in tutti i modi di essere ricambiato ma Laura continuava a ripetergli che per lui provava una grande amicizia e null’altro. Egli invece aveva continuato a sognare di fidanzarsi per poi sposare Laura. Egli si era limitato in tutti i sensi verso altre possibili conoscenze e quello che sognava ad occhi aperti era conservare tutto il suo amore per lei e solo per lei. Soprattutto fantasticava per la sua prima notte di matrimonio immaginandolo con i dettagli più romantici e più belli e rivedendo, ripassando mille volte i dettagli immaginari aveva provato e riprovato una immensa gioia.
Anche Laura in quella giornata di ripensamento chiesta ad Antonio considerava e riconsiderava l’eventuale rapporto che avrebbe dovuto avere con lui ma lo faceva in maniera completamente opposta a quanto sognato da Antonio medesimo. Lei rivedeva i sogni romantici fatti per anni ed anni della sua prima notte di nozze con un suo amore immaginando gli episodi più belli, dettati da un amore grande ed adesso non riusciva a tollerare il solo pensiero di dover invece sopportare una notte di quel genere, una notte impossibile da tutti i punti di vista, dalla quale le derivava solo orrore ed indignazione per sé stessa qualora avesse accettato e per Antonio che aveva avuto il coraggio di chiederle una cosa simile basata su un turpe, improponibile ricatto : Laura, o tu accetti la mia richiesta o io mi uccido.
La sera stessa al telefono raccontò la tragedia ad Alberto dicendogli che egli aveva preventivato una guerra e la guerra stava arrivando a meno che non facesse quel sacrificio immenso che le ripugnava per il grande amore che aveva per lui. Alberto rimase veramente scosso ritenendo assolutamente irrealizzabile un evento di tale gravità nei riguardi del loro puro amore. Egli provò inutilmente a sostenere l’assurdità inammissibile di un gesto come quello. Sostenne che sempre, quando sussista una persona che minaccia di suicidarsi, il dovere di noi tutti è assolutamente quello di avvisare la polizia la quale provvede a far quanto necessario a salvaguardia dell’annunciato suicida. Laura obbiettò che mai e poi mai lei avrebbe fatto una denuncia alla polizia contro la persona che la aveva aiutata per anni con profonda abnegazione ed attaccamento. Aggiunse che Antonio era un tipo sensibile e buono che sarebbe rimasto talmente colpito da un gesto così grave come una denuncia alla polizia fatta proprio dalla persona che egli amava profondamente, così grave da arrivare veramente ed immediatamente alla conclusione tragica della sua vita. In questo tristissimo caso Laura stessa non avrebbe mai più cessato di considerarsi la vera responsabile del suicidio di una persona come Antonio. Laura quindi non avrebbe mai fatto una denuncia del genere.
Invece lei insistette nel fatto che l’amico Antonio era in preda ad una vera e inarrestabile turbe mentale, una perversione maniacale veramente invincibile. Alberto le chiese di concedergli in ogni caso una notte per decidere qualcosa. La notte seguente egli non chiuse occhio ritenendo assurda la vicenda che si stava delineando.
Tutto quello che stava accadendo ad Alberto era un assurdo. La sua strada era a senso unico. Egli avrebbe dovuto semplicemente dire a Laura che si stava discutendo di un evento impossibile e che si doveva soltanto respingere a priori. La decisione era univoca : non si può accettare un ricatto come quello, succeda quel che deve succedere. Si potrebbe anche aggiungere che minacciare il suicidio è una cosa abbastanza frequente. Diversa l’attuazione reale di quel gesto estremo. Ciononostante le perdite di vite umane in quel modo non sono affatto rare e tutte hanno inizio spesso da cose meno importanti di quanto lo siano veramente.
Tuttavia l’indomani ad Alberto accadde un fatto forse ancora più incredibile di quanto era già avvenuto . Alberto impiegò tutte le sue forze per riuscire a dirle : dalla mia disperata decisione capirai quanto bene ti voglio. Io mi ero ripromesso di non avere rapporti intimi con te se non dopo il matrimonio perché vedevo in quell’atto un vero pegno d’amore. Ora di fronte ad un evento della massima crudeltà come quello ma che tu mi hai convinto essere assolutamente necessario, io arrivo a dirti di essere d’accordo per la accettazione richiesta ed inoltre che abbiamo a che fare con una persona che è completamente fuori di senno e dalla quale si può quindi aspettarsi di tutto.
Vai pure con lui se questo, come mi hai raccontato con molti particolari, é veramente la condizione “sine qua non” perché il tuo amico garantisca che dopo tutto sarà a posto, vai tranquilla con il il mio pieno consenso. Laura disse che era una decisione immensa, smisurata che capiva quanto valeva per lui ed altrettanto per lei. Ma se per salvare la situazione era necessario, lei sarebbe riuscita a subire un’onta così grande da non essere nemmeno concepibile da una mente umana.
A questo punto della storia si possono trarre molte conclusioni, Una volta stabilito che l’accettazione di quel ricatto è un errore gravissimo, sarebbe da immaginare cosa può essere passato per la mente dei tre protagonisti nel fare il contrario di quello che impone la regola di vita.
Antonio se ama veramente dovrebbe agire esattamente all’opposto, e molto semplicemente lasciare Laura completamente libera accompagnando il generoso gesto con queste parole : l’amore che provo per te è così grande da impormi di farti felice e, visto che la tua felicità è legata non a mè ma ad un altro, la tua sarà anche la mia felicità per sempre.
Il fatto che egli non abbia fatto questo grande gesto è la dimostrazione che era una persona anormale e come tale incapace di ragionare correttamente ed invece capacissimo, in quella che può considerarsi vera follia, di qualsiasi atto estremo. Evidentemente Laura lo aveva capito e non ha mai corrisposto al suo amore proprio per il motivo che Antonio non era una persona normale. Alla fine una uscita di quel genere, corrispondente ad un vero e proprio ricatto sessuale, è indice di una grave deficienza intellettuale ed anche morale, perché è di sicuro un ricatto inaccettabile.
Se si considera Laura e la sua decisione (che abbiamo già visto essere anch’essa sbagliata) di accettare una intera notte d’amore con lui, cioè di sottostare a quel ricatto, si arriva alla conclusione che lo si possa fare soltanto per il grande amore di lei per Alberto e per nessun altro motivo. Anche quella decisione costituisce un evento eccezionale e come tale richiede una risoluzione altrettanto eccezionale. In questo senso la sua accettazione non può che considerarsi altrettanto grande del suo amore per Alberto.
Infine l’accettazione di Alberto ha tutte le pregiudiziali e tutte le giustificazioni di Laura. Anche qui la sua decisione di accondiscendenza per un atto inammissibile diventa possibile solo perché dettato da un grande, immenso amore per il quale qualunque cosa, anche la più assurda, per amore e solo per quello, deve essere accettata ed Alberto la accetta..
Alla fine il fattaccio ebbe nella realtà lo svolgimento concordato . Passarono diversi giorni durante i quali, con immenso dispiacere e disgusto, Laura compì la cura consigliata dal ginecologo da lei interpellato allo scopo di evitare ogni possibilità di restare incinta e poi si mise a disposizione di Antonio. A letto con lui si era ripromessa di mantenere la massima freddezza e un distacco totale dall’evento che stava succedendo. Antonio durante tutta la vicenda si dimostrò molto comprensivo della difficoltà che avrebbe avuto Laura e, non appena la ebbe fisicamente vicina vicina, le raccontò i particolari del suo grande amore per lei dettagliando a fondo il comportamento, facendo risaltare le sue belle doti che egli considerava un vero incanto. Tutto questo contribuì a tranquillizzare Laura che temeva soprattutto il primo approccio notturno. Per il seguito egli dimostrò cosi delicato ed attento nel farle ogni genere di complimento e di carezza tanto che piano piano si aprisse anche lei al punto di dover ammettere una sua totale partecipazione a quel rapporto dapprima supposto molto increscioso.
L’accaduto costituiva una prova del fatto che anche Laura, in qualche modo, aveva anche lei amato il suo compagno di lavoro trovando così una minima giustificazione del suo comportamento. Anche l’amico se ne era reso conto e, al momento dell’addio, non sapeva contenersi nel ringraziarla dicendole che era proprio questo ciò che le aveva chiesto e che gli avrebbe dato la forza di continuare a vivere.
Sarebbe del tutto inutile ma ugualmente opportuno far rilevare la grande bontà di Laura la quale, reduce da una vicenda come quella di obbligarla a sopportare un rapporto veramente tragico come quello descritto, tuttavia lei si sentì contenta di aver procurato al suo amico Antonio tanta gioia impegnandosi di ricordarla nei dettagli per sempre.
Il giorno dopo Laura partì per l’America.