LO SCONVOLGIMENTO ED IL RITORNO DELLA FELICITA’
Il loro incontro esplose in una felicità immensa ben comprovata dal sacrificio smisurato che avevano dovuto fare ambedue in cambio della loro felicità.
Tutti due avevano una convinzione unica e coincidente : tutto ciò che era accaduto, per quanto grande nella incongruenza, nella logica, nel diritto ed in tutte le particolarità possibili ed immaginabili , era sempre e soltanto frutto del loro grande amore e di null’altro.
Laura ricordò ad Alberto la promessa più volte scambiata di dirsi sempre tutto e di essere sinceri l’uno con l’altro. In virtù di tutto ciò ella voleva raccontargli tutto dell’incontro fatto ed addirittura fargli capire che lei aveva la grave colpa di essere stata vera partecipe del fatto. Pensava in questo modo di scaricare a lui buona parte della sua colpa, ma non ci fu niente da fare. Alberto le disse queste parole. Tu non mi devi raccontare nulla e ricorda bene quello che ti dico. Per noi due quel fatto non è mai accaduto e qualunque conseguenza dovesse derivare da esso sarà considerata come dovuta esclusivamente a noi due ed al nostro amore immenso. Ricordalo bene quel fatto : tutto ciò che è accaduto e di cui non voglio saper nulla è stato comunque frutto del nostro grande amore.
Quel giorno iniziò una vita veramente straordinaria. Alberto, come aveva promesso a Laura, avrebbe rinviato il piacere di farla sua solo dopo il matrimonio.
Senonché, trascorsi due mesi di vera e pura gioia, Laura dovette dargli una notizia incredibile, brutta e bella assieme : nonostante tutto quello che aveva predisposto per non restare incinta, un destino incredibile aveva fatto in modo che lei aspettasse un bambino. Dentro di sé Laura era convinta che la causa di questo straordinario concepimento fosse da attribuire interamente all’abbandono ad Antonio che lei stessa aveva commesso in quella inquietante notte d’amore. Se esisteva quella colpa lei doveva tenerla dentro di sé per quel diniego che Alberto aveva manifestato quando lei avrebbe invece voluto metterlo al corrente di ogni cosa scaricandosi su di lui almeno in parte di quella colpa.
Sono d’obbligo alcune considerazioni.
Ragionando sul verificarsi dei fenomeni naturali dei quali la società moderna riterrebbe di conoscere bene le leggi, le regole, la consuetudine e le mille altre motivazioni logiche, si deve invece constatare come la realtà molto spesso ne esca totalmente con colossali anomalie in molti settori che vanno da un estremo all’altro partendo dall’amore, come nel caso dei nostri protagonisti, per arrivare fino al campo opposto e cioè a quello riguardante genericamente l’odio dove si riscontrano spesso vicende assolutamente imprevedibili ed orripilanti.
La motivazione di tutto questi viene spesso attribuita a quel qualcosa di infinito che dall’alto tutto prevede e stabilisce per un suo disegno preciso. Si potrebbe arrivare e alla conclusione che la straordinarietà accaduta a Laura di aspettare un bambino, nonostante avesse seguito rigorosamente le regole note per non restare incinta, potrebbe avere un suo fine prestabilito come infatti si vedrà nel seguito del racconto.
È su questa base che Alberto, con la sua straordinaria sensibilità, capì perfettamente che quello che si presentava era un avvenimento importante e motivato da qualcosa di divino che lo sottometteva alla prova più profonda di tutta la sua vita. Egli doveva superarla basandosi su due elementi contrapposti: da una parte la propria bontà d’animo e la vita futura di quel bimbo che ormai si trovava nel grembo della sua amata Laura e dall’altra parte il suo orgoglio di uomo tradito. Fu rapidissima e facile la decisione perché vinse subito la prima parte e cioè vinsero la bontà d’animo e la vita del bimbo. Fatto questo ragionamento solenne Alberto rifletté ancora un momento e poi le disse : una nascita é sempre una benedizione del cielo e questa ha il grande pregio di aver già sistemato il tuo amico Antonio e sistemerà ogni nostra cosa.
Osservando da fuori la orrenda e al tempo stesso splendida vicenda, si potrebbe arrivare a considerazioni contrapposte. Anche l’accettazione di un figlio che Alberto sa di essere figlio di un altro è senza dubbio una circostanza pesantissima che richiede un coraggio, un discernimento ed una decisione veramente eccezionali. Eppure Alberto decide in un solo attimo
Alberto si ripete : questo nostro figlio sistemerà ogni cosa!
Laura : Ma cosa dici Alberto?, Ecco cosa dico Laura. Domani stesso telefonerò a casa e dirò che noi dobbiamo sposarci per forza perché tu sei incinta di me. E questo sarà l’ultimo grande doloroso affronto che non avrei mai subito perché sai quale era la mia vera presa di posizione. Ma quel bambino è veramente nostro, derivato dalle nostre amatissime decisioni ma sempre nostro essendo dovuto punto per punto e minuto per minuto soltanto al grande amore che ci lega. Quel figlio, come tutti figli del mondo, è figlio di un grande amore : il nostro, molto sofferto ma nostro. Io credo che il piccolo, oltre ad essere nostro in tutti i sensi, sarà la nostra felicità.
Quanto accaduto eliminerà ogni dubbio per mio padre che d’altra parte aveva già cominciato ad amarti. Questo sarà nostro figlio a tutti gli effetti come ti ho ben spiegato. Laura restò letteralmente incantata dal ragionamento e dai consigli di Alberto e finì per dirglielo : Alberto non ti credevo una persona così grande e generosa. Ti ringrazio e ti garantisco un amore eterno.
Dagli ultimi avvenimenti accaduti si possono trarre importanti considerazioni. Alberto, dopo aver superato l’intenso momento dell’accettazione di un figlio non suo, deve avvertire la sua famiglia ed in dettaglio suo padre di una gravidanza non prevista, la quale provoca l’immediato matrimonio riparatore di malefatte provocate da altri ed egli deve farlo mentendo spudoratamente poiché deve dichiarare, contrariamente alla verità, di essere lui stesso l’artefice di tutto l’accaduto.
Si può immaginare i pensieri che passano in questo momento per la mente di Alberto. Egli sta facendo un percorso irto di problemi essendo iniziato con la necessità- di salvare una persona da un suicidio che sembrava inevitabile per la presenza nella persona di Antonio, amico-collaboratore di Laura, di una turbe mentale dalla quale avrebbero potuto aversi conseguenze di una gravità durissima, proseguito con l’aver sottoposto l’amata Laura ad una prova arditissima e dolorosissima dalla quale è risultato un fatto clamoroso come l’arrivo di un bimbo chiaramente non suo. Ne è derivata l’urgenza del suo matrimonio che lo costringe a confessare al padre delle mancanze che, pur non essendo affatto dovute ad egli stesso egli, da persona molto corretta, deve far figurare in altro modo.
Ciò che risalta non è la stranezza di un destino che lo fa agire spesso in modo contrario alle sue aspettative anche in questioni della massima importanza ma è invece la constatazione della sua bravura nel prendere immediatamente delle misure difficilissime ma che lo aiutano districare la matassa di guai nel migliore dei modi perché basate sempre nel rispetto che egli ha di tutto ciò che lo circonda. sia anch’esso un fatto materiale come la natura ed il suo comportamento alle volte imprevedibile ma predestinato a fin di bene e tutto ciò che la compone, sia un insieme di avvenimenti molto importanti come la nascita di un bambino .
Si tratta chiaramente di una conclusione difficilissima ma molto soddisfacente.
IL MATRIMONIO
n Italia venne celebrato il matrimonio con tutti i festeggiamenti, le cerimonie, i pranzi e tutte le possibili e belle azioni di congratulazione e di augurio per gli sposi.
La cerimonia del matrimonio era stata preceduta dalla festa del celibato dove tutti gli amici usano festeggiare la perdita di un altro celibe della compagnia di amici presenti. A quella festa Alberto si presentò in un angolo della sala con la sua originale maschera di pagliaccio nano. A chi gli chiedeva cosa rappresentasse quella specie di nano immobile, Alberto precisò che tutto ciò che si stava festeggiando era derivato proprio da lui, dal pagliaccio nano. Ricordate questa verità perché rappresenta tutto quello che voglio dirvi. Seguirono festeggiamenti di tutti i tipi per il nano che era ridiventato Alberto.
Gli sposi fecero il loro viaggio di nozze a Venezia e Firenze e subito dopo tornarono in America tutti e due al lavoro.
ARRIVA IL BIMBO
Passarono in fretta i mesi di gravidanza ed arrivò il bambino più bello del mondo. Alberto era avanzato nel suo lavoro e finita l’attività di progettazione era divenuto un manager di grande impegno e capacità tanto da immaginare che adesso sarebbe anche disposto a tornare nella casa paterna e dare una mano al papà nel disbrigo delle delicate operazioni finanziarie che egli continuava a condurre. Laura, dal canto suo, faceva qualche servizio compatibilmente con gli impegni di famiglia. Ma i figli, col passar del tempo divennero due e poi tre. L’amore tra tutti i componenti della famiglia era altissimo anche perché coronato da quei bellissimi bambini.