
INTRODUZIONE
Alberto e Gianna a vent’anni si amavano veramente. Erano cresciuti assieme perché nel paesino erano vicini di casa e fin da bambini giocavano nei cortili e nei campi sempre assieme. Alberto più anziano di due anni era molto buono ma pretendeva di essere l’uomo che disponeva di tutto. Ad un certo punto fu Gianna a fargli capire che le cose non stavano così e che per andar d’accordo dovevano considerarsi pari. Alberto fu subito consenziente però fin da quando aveva cominciato a ragionare da presunto adulto e cioè a dieci anni allorché la stessa scuola gli aveva fatto capire la bellezza del mondo intero con tutte le varie civiltà e gli usi e costumi diversi, aveva chiarito a Gianna quali erano le sue convinzioni. Egli sognava una vita diversa da quella delle loro famiglie e soprattutto non ammetteva per sé una vita famigliare con moglie e figli. Egli voleva fin dalla prima età poter viaggiare e conoscere le varie genti essendo disposto a sfruttare tutto ciò di buono che natura e civiltà concedevano. La sua vita assolutamente da scapolo impenitente doveva conformarsi a tutto questo. Ciò gli veniva continuamente confermato da quello che studiava con passione su libri o comunque su mezzi di conoscenza diffusi. Anche a Gianna piaceva molto spiegare quelle meraviglie di cui era imbevuto riuscendo a persuaderla della bellezza ed importanza di tutto ciò sia per la propria vita sia per il contributo che egli voleva dare alla società la quale doveva progredire proprio per l’impegno di cui egli era entusiasta e che avrebbe dovuto interessare la maggior parte dei viventi , Gianna compresa, in modo da migliorare con continuità la vita stessa procurando ai fortunati attori di questo progresso la più grande soddisfazione che esisteva sulla terra. Gianna capiva ed ammirava il modo splendido di ragionare del suo amico al quale dava tutta la propria convinta affermazione ma al tempo stesso anche lei spiegava quel diverso futuro che lei sognava per sé stessa come semplice madre di famiglia ma sempre disposta a condividere con i figli proprio quell’entusiasmo che rendeva piacevolissima la vita di Alberto.
CONTINUANO LA GIOVENTU’ E L’AMORE
Gli anni passavano ed aumentava sempre di più la vera comunione tra loro due, comunione che per Gianna era amore vero mentre per Alberto era una cosa molto diversa che non sapeva definire. Quello che egli tentava di spiegare a Gianna era la necessità sia per lei che per la famiglia dei uoi sogni, era trovare un compagno adatto come non poteva affatto essere proprio lui Alberto che tuttavia la amava tanto.
Si capisce come in tutto questo ragionamento c’era un base fondamentale che era sbagliata perchè composta da elementi contradditori l’uno rispetto all’altro. Ma nel loro rapporto c’era qualcosa di ancora più errato ed era l’aumentare dell’amore reciproco che li legava sempre più profondamente essendo allo stesso tempo in grande dissidio per il modo di considerare il proprio futuro. Quel dissidio colpiva soprattutto Alberto sicuro com’era della sua decisione di non poter mai far fare parte di una famiglia con tutto il contorno di paternità, di convivenza multipla tra marito, moglie e figli che non sarebbero potuti esistere nel tipo di esistenza che egli voleva senza dubbio per sé stesso. Rinunciare a questo avrebbe significato tradire quelle passioni che con il passare degli anni e con le esperienze che stava via via assumendo importanza sempre più grande. La cosa era continuamente confermata dai contatti avuti via internet si può dire con il mondo intero, visto che una delle materie che egli aveva allo scopo approfondito era la lingua inglese che egli conosceva bene proprio per entrare sempre più profondamente nel personaggio da sempre programmato.
Quello che Alberto non riusciva a capire era proprio la persona che amava come se stesso cioè quella Gianna che lo condivideva in tutto fatta eccezione per le sue mira profonde che non erano quelle di costituire una famiglia tradizionale che Gianna sognava di formare con lui.
Si capisce bene come tra i due esistesse un vero baratro incolmabile. Sia Alberto e sia Gianna erano dello stesso parere in un fatto indissolubile e cioè quello che ognuno non riuscisse ad ammettere il distacco: ognuno dei due a non ammetteva la loro separazione. E in tutto questo chi ne soffriva di più era proprio Alberto il quale non riusciva ad immaginare come discutere con un’altra persona che non fosse Gianna, l’unica che lo capiva fin nel più profondo. Riflettendo su questo punto egli continuava a chiedersi come poteva essere risolto un problema così importante nella loro vita e soprattutto nella sua convinzione di base. Secondo lui la soluzione doveva per forza derivare a un avvenimento reale che prima o poi si sarebbe affacciato nella loro esistenza di tutti i giorni. Stava cambiando tutto anche lo studio di Alberto che frequentava ingegneria specialistica e Gianna lettere, storia di cui era innamorata.
UN AMORE IMMUTATO E IL TRAGICO EVENTO CHIARIFICATORE
Quello che restava immutato tra i due giovaniI era sempre il bene che li teneva vicini, indissolubilmente uniti. Alberto era sempre in attesa del grande avvenimento che avrebbe fatto capire il da farsi. E fu Gianna a definire quell’avvenimento con una decisione che derivava dalla realtà. Gianna fu convincente. Disse ad Alberto : è inutile c’è un elemento incontrovertibile ed è la realtà che tu ed io non possiamo lasciarci per nessun motivo in quanto io senza di te non vivrei e lo stesso accade a te se resti senza di me. A questo punto cominciamo la nostra convivenza la quale però non deve sconvolgere i nostri programmi: tu potrai girare il mondo trovare il luogo dove esprimere tutto il talento che possiedi ed Io vivrò la mia famiglia con figli e quando tu avrai trovato il luogo dove vivere le tue grandi passioni io con i figli sarò pronta a seguirti ed a venire li accanto a te.
Devo però dirti un particolare che non ti ho mai detto e che potrebbe sconvolgere i nostri piani. Tu Alberto sai che io considero la nascita di un bambino come un vero miracolo della natura che come tale deve seguire le sue regole che sono appunto quelle di un miracolo. Io ho una convinzione che è quella di non mettere alcun limite per i miei, per i nostri figli. In altri termini, per Gianna, loro due non avrebbero dovuto far nulla nel decidere, di impedire, di fermare o per far iniziare una gravidanza, un parto, in quanto ritenuto un evento troppo importante per metterlo in gioco. Addirittura lei vorrebbe trovare in lui , come è stato per tutto il resto, la stessa convinzione che è in lei. Tu Alberto, dice Gianna. dovresti ora dirmi che accetterai tutti i figli che il cielo ci vorrà dare ed accettare il quando, il dove ed il quanto comunque essi siano.
Alberto si trovò allora di fronte ad un ostacolo insormontabile, una decisione che contrastava con il suo programma che le aveva sempre specificato e al quale egli intendeva attenersi al cento per cento. Addirittura nella sua mente questo intervento così deciso di Gianna consisteva proprio nell’evento che egli prevedeva sarebbe accaduto per fargli prendere la decisione assolutamente definitiva. E lo disse subito a Gianna. Io, sbagliando, non ho mai riflettuto su questo problema ed ho commesso una grave mancanza. Ora trovarti così decisa su un fatto di totale importanza mi sconvolge perché io ho sempre sostenuto quale sarebbe stato il mio futuro. Nel mentre capisco di aver sbagliato nel non pensarci prima di innamorarmi cosi profondamente di te. A mé ,adesso che ti trovo così decisa. vien da mettere in dubbio tutto il nostro rapporto perché si tratta, come hai detto tu, di una cosa di estrema importanza nella quale, mentre tu sei così sicura, io sono pieno di dubbi. Ora non si può prendere decisioni così importanti come il metter su famiglia con un’incertezza fondamentale, e che mi fa sospendere tutto. Mi dispiace tanto ma io prendo una decisione drastica e drammatica immediatamente. Io vado in America e lascio te completamente libera di prendere le tue decisioni di qualsiasi tipo, decisioni che io accetterò senza nulla obbiettare. Resterà per essere un fatto incontrovertibile : io ti vorrò tanto bene per sempre, per sempre ma questa è la mia decisione.
Gianna restò tramortita ma di fronte ad un problema sostanziale come quello e capì che non si poteva tergiversare: per andare a convivere bisogna essere d’accordo su un punto così importante.
berto salutò Gianna confermandole che il suo amore per lei era così grande da lasciarla completamente libera, tanto libera che, pur costando tantissimo ad ambedue, egli non le avrebbe nemmeno telefonato o preso contatti in altro modo perché era giusto lei fosse pienamente libera di fare tutto quello che riteneva opportuno. Sono sicuro che questo è il regalo dolorosissimo per tutti due ma che in realtà ti renderà, a lungo andare felice.
ALBERTO IN AMERICA
In realtà Alberto si trasferì di tutta fretta in America dove si immerse totalmente i un lavoro molto interessante ed impegnativo da fargli dimenticare tutto la sua vita precedente, e perfino, dimenticare Gianna e tutto l’amore che provava ancóra per lei e che ogni tanto gli tornava in mente chiarissimo ma che egli metteva a tacere avendo fatto quello che in coscienza era suo dovere che gli era costato tantissimo.
LA VITA DI GIANNA LONTANA DA ALBERTO
A sua volta in Italia Gianna lavorava scrivendo articoli per una rivista di grido dove aveva trovato anche un suo vecchio conoscente che a suo tempo, la aveva seguita ma successivamente trascurata quando lei gli aveva raccontato del suo grande amore per Alberto. Lavorando assieme avvenne che l’amicizia si consolidò scoprendo le tante cose comuni che esistevano anche tra loro due , tanto che. logicamente.egli le chiedesse come era finito quel suo grande amore, L’amicizia riscoperta spinse Gianna a raccontare filo per segno il suo amore ancora vivo, per Alberto. Tutto questo non fece che far sorgere nuovi grandi dispiaceri perché Gianna ed il nuovo amico capivano la situazione soffrendo ambedue. Si capisce che la nuova amicizia stava aumentando di intensità e quando Gianna spiegò che la motivazione principale dello stacco da Alberto erano i figli che Lei bramava con tutto il suo essere mentre Alberto era completamente indeciso. Questo elemento provocò un vero dramma a Gianna perché le venne spiegato con parole appropriate e veraci come lei fosse vittima di un dissidio inumano non giustificabile in alcun modo. Gianna, che era riuscita in qualche modo superare l’assenza di Alberto ora era assalita da un vero e proprio sconvolgimento ad un sentimento che non sapeva come classificare essendo forse di grande amore o forse di grande odio nei riguardi di Alberto non riuscendo più a sopportare quella separazione che Alberto aveva addirittura considerato un grande regalo. Lei non riusciva più a sopravvivere, il dolore era troppo grande doveva fare qualcosa.
UNA DECISIONE DI GIANNA
Prese una difficile decisione e, infrangendo tutte le regole , gli accordi presi con Alberto, gli scrisse una lunga lettera nella quale riuscì a far capire ad Alberto il suo stato di disperazione esattamente come era in quel momento. Gli scrisse anche che aveva un nuovo amico che la comprendeva totalmente e con il quale forse avrebbe potuto compiere quello che Alberto le aveva predetto cioè ricostruire una nuova vita matrimoniale dalla quale sarebbe potuto aver inizio quello che era un suo sogno vero e grande cioè quello di diventar finalmente mamma. Lei si dilungò nello spiegare cosa significava per lei questa parola mamma ed anche l’altra parola “figlioletto”.
LA CONCLUSIONE
In quel momento erano già passati quattro anni di lontananza da Gianna ed Alberto era riuscito a sopravvivere bene alla pur sempre grave mancanza però era appena successo un episodio che aveva tanta attinenza con quanto scriveva Gianna nella sua lunga lettera.
Questa lettera aveva colpito così a fondo Alberto da non farlo dormire per tutta la notte. L’indomani era assillato dal pensiero di non sapere cosa decidere . Soprattutto non riusciva a giustificare di aver preso una decisione estrema come quella di aver dato la libertà a Gianna. Nella sua mente questo fatto era diventata una cosa mostruosa che proprio egli stesso aveva fatto. Poi sosteneva la motivazione di considerarsi totalmente in regola perché al giorno d’oggi quando inizia una nuova famiglia, sempre in tutti i casi, si prendono delle decisioni e, contrariamente al pensiero di Gianna, si finisce per delineare una condotta sui figli, un argomento così importante da non poter lasciarlo al caso come era chiaramente il pensiero di Gianna. In questa prima considerazione Alberto si sentiva di essere nel giusto perché era proprio questo che tutte le famiglie facevano nella realtà. Il problema sembrava quindi risolto nella semplice conferma di quanto accaduto.
Ma subito dopo fu il cuore di Albero ad intervenire. Ripensando a Gianna sentiva di volerle tanto bene e da non poter sbrigare così banalmente una faccenda tanto importante come quella . Egli infatti da qualche tempo era aassalito dal desiderio insolito di avere anch’egli un pargoletto fino ad arrivare con la mente ad intravedere un figlio che va avanti con gli anni ed arriva alla scuola poi alla personalità di ragazzo maturo con tutti i suoi desideri, le sue prospettive identiche, precise, e come quelle indimenticabili e bellissime della sua gioventù. Tutto questo diventava sempre più pressante finché egli si trovò a riflettere sulla grandezza, sulla complessità di una vita che nasce oppure non nasce affatto a seconda del caso . Senza volerlo cominciò a considerare tutto questo così intensamente da cominciare a dubitare sulla giustezza o meno delle decisioni,a suo tempo prese, nel mentre sapeva che Gianna era sicura che il diventare genitori era una cosa che non si può, non si deve modificare artificialmente, bisogna invece lasciare che sia il destino o forse la sua religiosità profonda a decidere. Tutto ciò , pur se impossibile da garantire, ad Alberto tuttavia risultava così bello così intimo, così loro esclusivo, che arrivò a convincersi che le idee di Gianna fossero così grandi e così intime ,che, viste in quel momento da persone di una certa età, era impossibile non gioirne assieme a lei e man mano più che necessario ancora di più : essenziale.
Ad un certo punto senti che non poteva continuare a fantasticare ma che doveva per forza comunicare con Gianna e farle capire la grande trasformazione che era avvenuta in lui. Come cominciò a descrivere al telefono questa meravigliosa novità, Gianna esplose in una gioia così grande , mmensa da dover chiedergli di vederlo subito. Da quel momento tutto cambiò e i fatti precipitarono fino alla costituzione di una vera famiglia con due pargoletti che costituivano la felicità dei due sposi.