L’IMMAGINAZIONE E LA REALTA’

INTRODUZIONE

.IAlberto, quando attraversa momenti di solitudine personale e mentale, viaggia con la fantasia a livelli totalmente immaginari su uno spazio virtuale dove è possibile piazzare qualunque tipologia di oggetto, di ragionamento, di immagine, di scenario ed insomma dove esiste l’infinito. Tutto questo è reso possibile dal fatto che stiamo parlando della immaginazione la cui caratteristica appunto è quella di non aver limiti di sorta.
Detto questo si capisce come egli potesse lì spaziare anche nel campo che più gli piaceva. Al contrario quando egli permaneva nella sua ordinaria realtà, non riusciva a combinare nulla di nulla.
L’effetto più grave era quello riguardante le ragazze da lui ammirate tanto ma con le quali non era mai riuscito a scambiare una sola parola per una sua timidezza o incapacità totali. Questo era diventato il suo incubo di un’età che avrebbe dovuto splendere di mille risorse delle quali gioivano tutti i suoi amici mentre egli restava là impalato senza nulla dire né fare.

UN EPISODIO INCREDIBILE

Una notte si era svegliato e subito colto dalla solitudine che costituiva i suo solito problema difficilissimo da superare. Era però una delle sue occasioni migliori per mettere in azione la sua notevolissima immaginazione. Infatti iniziò subito a sognare nella sua mente fervida il caso specifico di Giovanna, una giovane ragazza che egli ammirava in maniera superlativa senza mai essere riuscito a avvicinarla in nessun modo. In quel caso, con la sua fantasia, egli iniziò subito a creare un film che egli intravedeva come fosse ne più ne meno che la realtà perché effettivamente davanti ai suoi occhi sembrava scorrere quella pellicola a colori e con il sonoro come si usa nelle pellicole vere. Ed allora la scena immaginaria gli presentava una sua passeggiata nel bosco con lui stesso e Giovanna che chiacchieravano spensieratamente delle bellezze della natura descrivendo i fiori che coglievano ogni tanto e la meraviglia della altissima alberatura. Poi cominciarono a parlare di loro stessi lodandosi a vicenda per il fatto che andavano così d’amore e d’accordo al punto di stare per scambiarsi un bacio quando improvvisamente ad Alberto venne un sonno tremendo che lo ha addormentato senza nemmeno lasciargli finire quello splendido bacio. Per lui la vicenda che stava immaginando era così appassionante che nel sonno la proseguì ininterrottamente mediante un sogno che costituiva l’esatta continuazione della scena precedente ed infatti la prima azione sognata fu il completamento di quel bacio che era rimasto a metà a causa dell’arrivo del sonno e quindi dell’addormentamento di Alberto. Ma la scena non era affatto finita perché i due innamorati, sempre nel film, stavano continuando la passeggiata parlando del più e del meno avendo accennato anche ai loro problemi amorosi, quando sopraggiunse Giovanni che era il vero fidanzato di Giovanna e che intervenne vigorosamente con Giovanna definendola un traditrice perché la aveva vista baciarsi con quel figuro che la stava accompagnando nel bosco dove, secondo lui sarebbe sinceramente successo di tutto. Allora intervenne energicamente Alberto per chiedergli come egli potesse prevedere in anteprima tutto quello che sarebbe accaduto e precisando che egli era una persona corretta e che certe cose non le faceva se non seguendo le regole del buon costume cosa che egli conosceva molto bene. Sempre nel film sognato, nacque una discussione via via sempre più accesa direttamente tra i due maschi che finirono per passare alle mani. In effetti Giovanni diede prima una spinta ad Alberto così forte da farlo quasi cadere per terra, per passare subito dopo a dargli un pugno in faccia. La cosa però non ebbe luogo perché Alberto, preso dal terrore di quell’evento che egli percepiva esattamente nel suo cervello, si svegliò dal sonno e si trovò tutto contento del fatto che quello vissuto fosse stato semplicemente un sogno. Meno male. disse , che era solo un sogno!

I RIPENSAMENTI DI ALBERTO

Una volta alzato dal letto, fatta una bella doccia e vestito, Alberto si recò al solito bar a fare la veloce colazione del mattino per poi andare al lavoro. Durante tutta la giornata egli si senti molto distratto perché non riusciva ad allontanare dalla mente il suo sogno e tutta la procedura che lo aveva riguardato. Chiaramente tutto era incominciato dal suo cervello con il lavoro di immaginazione suo proprio del quale però ora Alberto avrebbe voluto capire qualcosa . Egli in particolare ripassava tutte le volte che aveva immaginato scene splendide soprattutto riguardanti belle ragazze ma nelle quali mai e poi mai. era accaduto che egli sprofondasse nei sogni che erano la continuazione dell’immaginario e pertanto questa volta era avvenuto un fatto che non riusciva a comprendere, a giustificare. In tutte le fantasie che nei tempi più vari aveva immaginato mai era accaduta la coincidenza della continuità fra favola inventata da lui e sogno che non dipendeva da egli stesso e nessuno sa da quale altro elemento.
Poi Alberto ha pensato di a porre una domanda precisa all’intelligenza artificiale chiedendo quale, statisticamente nel mondo intero, ne fosse la ragione . La risposta è stata la seguente: molte persone affermano che le esperienze di vita recenti o le preoccupazioni influiscono sui loro sogni.
Alberto ha riflettuto pensando quale elemento di sé stesso poteva essere compreso nella dizione “esperienze recenti di vita o preoccupazioni” e la risposta era univoca poiché nello stesso tempo aveva un nesso logico con la realtà accadutagli. Quello che lo preoccupava e era la sua esperienza di vita mancante di un rapporto anche piccolissimo, minimo, con una ragazza.
In altre parole il fatto di aver immaginato di avere un bel rapporto con una ragazza come stava facendo egli stesso con la sua immaginazione prima di addormentarsi, abbia influito sul sogno immediatamente seguente. Al tempo stesso poteva benissimo influire anche la sua mancata esperienza rispetto alla frequentazione di ragazze che aveva anch’esso influito sul sogno seguito a ruota .
In conclusione Alberto in quei momenti aveva netta la sensazione che egli dovesse per forza prendere contatto con Giovanna che era stata l’oggetto preciso della sua immaginazione e subito dopo anche del sogno. Questa volta egli non poteva più dar retta a quella sensazione che lo bloccava totalmente quando era davanti ad una ragazza, stavolta egli doveva reagire obbligatoriamente .

L’INCONTRO CON GIOVANNA

Appena gli capitò l’occasione di incontrare Giovanna le si avvicinò tutto tremolante pregandola di di fissargli un appuntamento perché egli doveva per forza raccontarle un episodio incredibile e che avrebbe richiesto del tempo.
All’incontro Egli cominciò tutto titubante a dire a Giovanna che gli era accaduto un episodio vero nel quale entrava anche lei. Subito dopo partì di gran cacciata raccontando tutto quello che era accaduto a partire dalla sua immaginazione per finire al sogno che, stranamente, costituiva la precisa continuazione dell’episodio costituendo quindi una vera eccezione inspiegabile. A quel punto egli, per risolvere l’enigma aveva chiesto aiuto nientemeno che all’intelligenza artificiale la quale gli aveva risposto testualmente : “le esperienze di vita recenti o le preoccupazioni influiscono sui sogni. “
A questo punto egli aveva capito che, per risolvere un fenomeno che riteneva eccezionale, egli avrebbe dovuto smettere di restare impalato davanti alle ragazze come aveva sempre fatto ma che doveva fare quello che stava facendo in quel momento chiedendo l’appuntamento proprio con lei che era l’oggetto sia dell’immaginazione che del successivo sogno.
Giovanna, vedendo Marco tutto infervorato, eccitato, splendente di entusiasmo nel racconto dell’episodio che anche lei riteneva incredibile e di cui lei rappresentava il soggetto e che per capire qualcosa egli aveva interpellato nientemeno che l’intelligenza artificiale di cui lei non sapeva nulla finì per restare ferma ed incantata. Di seguito ed essendo già a conoscenza degli strepitosi successi che la stessa IA stava ottenendo in tutto il mondo, lei rimase molto estasiata soprattutto per il calore e la bravura di Alberto provandone un vero piacere e cullando in sè stessa la speranza di poter ancora dialogare con lui.
Si può immaginare la soddisfazione di Alberto non tanto perché aveva instaurato l’inizio di un rapporto con una ragazza che gli piaceva molto da anni ma soprattutto perché era riuscito a distruggere quel blocco che lo opprimeva diventando finalmente della stessa tempra dei suoi amici che egli aveva tanto invidiato.

Per Alberto era veramente iniziata una nuova vita