L’aurora della vita

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Quello che vedete nell’immagine è il monumento “ L’aurora della vita” Fatto erigere dal Prof. Bressa sul Monte Cornella a Quero per ricordare la nascita di nuovi bimbi., Ad ogni nascita il Comune consegnava al prof. Bressa una copia dell’atto di nascita e al M. Cornella venivano suonati tre colpi di campana e tre di sirena alla nascita di una femminuccia in vece il doppio quando nasceva un maschietto-

Il giorno dell’inaugurazione del monumento il prof, Bressa organizzò una grande festa nella sala della casa di riposo allora gestita dal ‘arciprete Don Maddalon.

A quella festa hanno partecipato tutte le autorità comunali e molti invitati queresi e non. In prima fila si trovavano le autorità religiose con arciprete e cappellano e tutte le suore che gestivano la casa di riposo. Il prof Bressa aveva invitato alcuni poeti dialettali veneziani i quali a pranzo finito hanno letto le loro poesie in dialetto e sempre riguardanti la nascita dei bambini. Tra gli invitatati c’era anche il grande Franz un noto burlone di Alano di Piave ed ero presente anch’io. Ad un certo punto Franz tirò fuori dalla tasca un quadernetto ed incominciò a scrivere. Poco dopo si alzò in piedi, chiese la parola e pronunciò con voce risonante la seguente sua poesia:

L’AURORA DELLA VITA

Suonate suonate campane dell’aurora

suonate e suonate ancora

che ogni bimbo che nasce

sia felice fin dalle fasce

finché diventa un vero adulto

felice sempre in ogni punto

e per ogni mammina in attesa

io che sono un uomo maturo

non resta che augurare sicuro

che sia felice l’uscita

come lo fu l’entrata.

Tutto d’uditorio scoppiò a ridere ma i sacerdoti e le suore lasciarono subito la sala.