LA LINGUA UNIVERSALE DOVRÀ’ ESSERE PROPRIO L’INGLESE ?

Da oltre un decennio nella mia mente risalta la convinzione che l’inglese non sia per nulla la lingua adatta ad assumere il ruolo di lingua universale estesa a tutti i popoli della terra. Mi sono subito risposto che sicuramente sarebbe stato sufficiente scorrere internet per scoprire che molti studiosi e non, ma comunque molto più più preparati di mè, hanno già sviscerato questo argomento con validi pareri.

Tuttavia , prima di ricorrere ad internet, ho voluto descrivere in breve il mio pensiero di approfondimento ed accorgermi innanzitutto come l’astruso inglese sia oggi sulla strada per raggiungere l’universalità per motivazioni fasulle come la sua grande diffusione originaria, l’importanza dell’Inghilterra in tutto il mondo o per ragioni simili che, in ogni caso, escludono le motivazioni vere come sarebbe una facilità di apprendimento e soprattutto di riuso da parte di cittadini inglesi ed U.S.A o di altri stati o dalle altre nazioni dove si parla comunemente l’inglese. In secondo piano è stata la vera esplosione del digitale a figurarmi necessari ed utilissimi l’abbandono dell’inglese e la creazione di una nuova lingua la quale, così come il computer ha provocato una grande rivoluzione in moltissimi campi, anch’essa dovrà rivoluzionare un settore altrettanto vasto. A mio avviso si tratta quindi di una rivoluzione assolutamente necessaria.

Cambiare linguaggio significa non solo modificare il modo di comunicar tra umani in quanto dovrebbe rendere possibile anche la diretta comunicazione tra macchine soprattutto l’operare in modo nuovo nel campo digitale con tutte le relative implicazione che spaziano in settori molto variegati e complessi ma sicuramente interconnessi tra di loro. Nelle riflessioni su questo argomento bisogna tener presente la trasformazione che stanno subendo molte abitudini consolidate e molti dei modi usati da tempo immemore. Io penso, ad esempio , che tutti gli archivi finora basati su documenti cartacei saranno sostituiti da altra tipologia per ora consistente in enormi depositi digitali concepiti con la moderna tecnica ma che in un futuro imminente potranno diventare di altro tipo più sicuro e più capiente. Per queste ragioni e per molti altri ed ancora non prevedibili campi, il nuovo linguaggio dovrà possedere caratteristiche specifiche per la semplicità d’uso, per una grande congruità con la tecnica digitale che di per sè sarà sempre più ricca di icone e vocaboli nuovi, di intere frasi e di nuove simbologie con significati specifici; il tutto da semplificare e favorire con linguaggi adeguati nella sicurezza di durata nel tempo, nella velocità e nella facilità di impiego e di comprensione da parte degli algoritmi dei programmi dei computers e del materiale di scambio e di conservazione dei dati.

Fatte e ponderate queste le mie considerazioni preliminari , sono passato ad un esame abbastanza approfondito dei numerosi articoli che su internet sviluppano molto meglio di mè l’argomento della lingua universale ammettendo nella grande maggioranza di essi la necessità di creare una nuova lingua dimostrandone ragioni validissime. Devo però riscontrare la mancata soddisfazione di alcune delle indicazioni da me riportate sopra e che ritengo valide anche adesso che ho letto numerosi articoli su internet.

Con questa breve nota vorrei invogliare i i lettori a sviluppare l’argomento leggendo alcuni degli articoli su internet ed approfondendo e criticando le mie supposizioni.