AMORE E SESSO POSSONO COESISISTERE?

INTRODUZIONE

Il tema da svolgere nel racconto é condensato nel titolo : possono coesistere i due elementi sesso e amore? La discussione si basa su due avvenimenti reali effettivamente accaduti, fedelmente descritti e che si riportano uno di seguito all’altro con una sola differenza temporale in quanto il secondo é avvenuto anni fa mentre l’altro é recente.
Da rilevare una particolarità : la necessità di essere convincente obbliga a descrizioni dettagliate che potrebbero far parte della letteratura erotica anche se la motivazione, in realtà, è un’altra.

PRIMO RACCONTO : NIENTE SESSO !

Marco, protagonista principale, si trova nella sala d’aspetto del dentista e, nonostante sia già ampiamente superata l’ora del suo appuntamento, viene a conoscere che la signora che è in attesa deve precederlo. Il tempo passa noiosamente ed i due personaggi approfittano per chiacchierare del più e del meno. Finalmente la signora entra nell’ambulatorio dentistico ma il tempo di attesa per Marco continua a trascorrere inesorabilmente facendo passare ancora lunghi minuti prima che arrivi il turno tanto atteso. Sfortuna vuole che il dentista non possa eseguire il lavoro per cui la lunghissima attesa si dimostra del tutto inutile . Marco ripercorrere in bicicletta la strada per tornare a casa e, fatalità, incontra Maria, la signora conosciuta li dal dentista. Si ferma per salutarla e viene invitato a casa sua per prendere in compagnia un caffè assai utile visti I contrattempi precedenti.
Marco e Maria si ritrovano nuovamente a discorrere. Questa volta hanno un argomento preciso : come è potuto capitare a Marco di trascorrere una intera mattinata senza poter concludere nulla?. Ad un certo punto egli si perde con la mente, viaggia con la fantasia e cessa di seguire i ragionamenti in corso. Egli riflette: Si è vero ho perduto molto tempo senza nemmeno aver concluso nulla e mi ritrovo con il dente ancora in pessimo stato. Sarebbe un vero peccato se io, persona dalla buona inventiva, non riuscissi a ricuperare questo tempo con una mossa di quelle, ingloriosamente, da me stesso giudicate abituali.
Tutto di seguito, completamente fuori dalla realtà, gli passa per la mente un pensiero che lo ha assillato per ore ed ore mentre era li ad attendere spazientito. Egli, ottantenne ed ormai lontano, posto al di fuori di tutto ciò che un tempo lo tormentava in continuo ed essendo finito ciò che aveva amato tanto e quindi trovandosi in definitivo riposo del guerriero, pur tuttavia un pensiero lo aveva assillato tutta la mattina. Gli era venuta in testa una immensa nostalgia, bella e pulitissima: quella di poter trovarsi svestito, vicino, aderente ad una donna vera, autentica, messa appresso a se stesso vecchio com’era, una donna nuda vicina a lui pure nudo. Senza lontanamente pensare al sesso aveva sognato solo la bellezza di un corpo femminile, con la sua pelle vellutata, liscia, con le sue belle forme ben disegnate, così belle ma ormai irraggiungibili. Guardò davanti a sé e vide una donna che non conosceva per nulla, con la quale aveva condiviso soltanto la noia dell’attesa. La guardò negli occhi ed improvvisamente si accorse che anche lei , così vicina a lui, anch’essa senza pensare minimamente al sesso però pur sempre era donna con quelle forme di cui aveva sognato. Li c’era tutto il suo sogno, il problema erano solo le vesti che nascondevano tutta quella felicità. Maria si era accorta dello stato di eccitazione di Marco e sentiva che sarebbe successo qualcosa ma non riusciva a immaginare che cosa. Ciò che era palese era l’elettricità di cui era pregno l’ambiente dove nessuno aveva il coraggio di dire una parola. In quel momento la cosa accadde. Marco le disse: ho avuto una specie di sincope, il desiderio che ci mettessimo svestiti sul letto senza far nulla di nulla ma solo per poter stare li così vicini vicini a sognare. in un momento che ricorderemo per sempre. Maria ammutolita non proferì parola e semplicemente gli tese la mano , lo avvicinò al letto dove si trovarono, completamente svestiti, due decrepiti vecchi tutti nudi. Marco la strinse da dietro e con la mano la percorse tutta lievemente dal basso fino in alto, davanti e dietro. Dopo restarono muti in un lungo silenzio pieno di contentezza. Terminato il vigore che li aveva pervasi, si rivestirono. Marco la ringraziò e la salutò dicendo : Probabilmente noi non ci incontreremo mai mai più ma tutto questo non lo si dimenticherà mai.
Arrivato a casa Marco sentì suonare il telefono e capì che l’avvenimento non era ancora concluso. C’era al telefono una sua amica alla quale si senti in obbligo di narrare tutto l’accaduto dall’inizio. Anche lei rimase muta e si limitò a salutarlo. L’indomani, di primo mattino, Marco ricevette un messaggio WatsApp con le seguenti parole : Ho dovuto scrivere di botto questa poesia che ti mando prima di ritoccarla per renderla più bella. Marco la lesse e le rispose : non devi cambiare nemmeno una virgola perchè è già è splendida così.
La poesia è la seguente e si può affermare che, presentata in pubblico, ebbe quei riconoscimenti che l’amica poetessa non aveva mai ricevuto.


LE ANIME NUDE

Fa finta di amarmi per questa notte, qui alla sera delle nostre vite.
Spogliamoci di tutti gli indumenti e teniamoci vicini nel grande letto,
In un abbraccio senza pretese.

Ascoltiamo i nostri respiri ed i battiti dei nostri cuori, mi sento ancora una donna desiderata anche così, forse ancora di più di quando una irrefrenabile urgenza premeva sulla mia carne nuda.
Baciami lentamente gli occhi stanchi e gonfi, di notti insonni nella solitudine.

Non staccare mai le tua braccia da me.
Accarezzami i capelli, passa lievemente le dita tra le mie ciocche,
Non far caso alle striature di bianco sotto la tinta bionda.
Toccami il corpo, ma piano piano, questo corpo che fu giovane e sodo, un tempo
.
Restiamo così, abbracciati stretti, aspettando che passi la, notte, accolti uno tra le braccia dell’altra,
senza altro desiderio che esser vicini senza rimpianti di folli amplessi a cui non possiamo aspirare.
Due anime nude su questo letto, quasi sconosciute ma legate in questo dolce silenzio appagante, aspettando l’alba di una giornata di sole
.

In pratica da questo primo racconto risulta escluso il sesso dimostrando che l’amore sopravvive anche al sesso medesimo.

IL SECONDO RACCONTO : VICENDA IMMAGINARIA DI TUTTO SESSO

INTRODUZIONE

Io e lei siamo amici nel vero senso della parola e sono ben chiari i precisi accordi da noi stabiliti ed in base ai quali non devo mancarle di rispetto mai. Per mille motivi io non devo veder in lei nulla che riguardi il sesso nemmeno nei più innocenti pensieri. Ciononostante la mia sensualità, anche oggi alla bella età di 85 anni, pulsa dentro di me e mi vedo costretto a trasgredire tutte le mie regole più assolute e ad immergermi in qualcosa di sessualmente spinto ma piacevole. Dirò di più : in questi momenti, più il mio impulso è perfido, fuori regola, indecente rispetto tutto il viver civile e soprattutto alle regole che mi ero poste, più il mio piacere sessuale va alle stelle e si sente appagato.
E’ in questo senso che io mi accingo a descrivere il rapporto sessuale che io immagino (pura immaginazione!) di avere avuto con lei, ben più giovane di me, e tenuto conto del mio stato di persona molto anziana e di tutte le altre condizioni effettive ed attuali.

IL SOGNO, LA FANTASIA, L’IMPOSSIBILE!

Siamo andati assieme a trascorrere un bellissimo pomeriggio di sole per discutere delle cose che ci affascinano in un ampio spettro di interessi: dall’arte, alla letteratura, al suo splendido modo di comporre poesie e racconti, alle disavventure ed avventure della nostra vita passata. Andiamo a cenare in un bel ristorantino continuando nei nostri piacevoli ragionamenti tra i quali è compreso anche il sesso su cui troviamo perfetta identità di vedute e la facoltà di poterne parlare a ruota libera, senza alcun problema in quanto la nostra amicizia è basata proprio su questo: poter e dover trattare qualunque argomento con la libertà più assoluta. In passato lo abbiamo fatto più volte esponendo anche le nostre caratteristiche buone e cattive anche in tema di sesso. In questo senso è da tempo a lei ben noto come io sia sempre stato esagerato e come io sia al corrente che lei ama il sesso ma in modo ponderato in quanto ci mette, come condizione sine qua non, l’amore.

Forse per l’allegria pervasa dalla bella giornata, dalla bella cenetta appena fatta ed anche da ciò che abbiamo bevuto, siamo un po’ allegri in senso buono ed io vado, è la prima volta con lei, fuori dal seminato trascendendo rispetto alle nostre regole. Pensa le dico, che quei miei impulsi di cui ti ho spesso parlato starebbero montando nella mia persona e mi spingerebbero a chiederti qualcosa fuori posto. Lei sorride ed aggiunge : pensa che io sarei anche disposta ad accontentarti purché si trattasse di fatti compatibili con la realtà vera. Io le dico, ecco di cosa si tratta, vorrei solo poter stare un quarto d’ora abbracciato con te e , mentre continuiamo a discorrere , poterti stringere forte forte per sentirti vicino a mè non solo con il pensiero come facciamo di solito ma per una volta anche con il corpo, ovviamente restando lontana da noi l’idea di fare sesso anche nelle proporzioni minimissime. Lei mi fa: andiamo subito!. Troviamo una camera d’albergo li vicino e saliamo. Ci facciamo una bella doccia e poi entriamo sotto le coperte nudi ed al buio. Ho pensato che quella fosse la condizione migliore. Io la prego di stendersi sopra di me con la sua schiena contro il mio petto e provo un grande piacere ad abbracciarla come promesso. Rimaniamo cosi per un bel pezzo parlando fittamente. Io le dico che in questo momento ho tra le mie braccia quanto di meglio potessi desiderare, per il suo corpo al buio ma che sento meraviglioso, per l’amicizia che ci lega, per i lunghi discorsi fatti. I patti sono chiari, le dico ed io non posso fare niente altro. Lei mi risponde : saprai tu se puoi far altro, io d’altro canto saprei fermarti al momento giusto. Mi sembra un invito chiaro e le mie mani scendono allora dai fianchi alle natiche bellissime al tatto e mi accorgo che lei ha aperto molto le gambe. Mi ci porto sul davanti in mezzo e con una mano le copro tutto il sesso restando fermo immobile e dicendo : anche questo è un modo sui generis per abbracciarti. Mi piace tanto sentire tutta la sua parte intima sotto la mia mano destra, però capisco dai movimenti del suo bacino che è lei ora a desiderare di più. Penetro in lei delicatamente con un dito e la sento tutta bagnata. Da quel momento nessuno dei due dice più una parola. Io mi guardo bene dal toccarla nel punto focale e mi limito ad accarezzarle, con le dita bagnate dai suoi umori, le grandi labbra del suo sesso. Lei comincia a gemere in maniera piacevolissima. Io insisto nel rimanere all’esterno ma ogni tanto un dito della mia mano sfiora appena appena la punta della sua piccola ma sensibilissima parte che si trova ora alla sua massima erezione e quindi tutta sporgente. Io continuo in questo modo insistendo sulle grandi labbra ma sfiorando di tanto in tanto il culmine eretto. Ad un certo punto comincia a urlare: fammi fammi che non ne posso più. Allora scendo con la bocca e soprattutto con la lingua mentre due mie dita cercano e trovano in fondo verso l’alto quel bottoncino, quel sensibilissimo punto G da carezzare per farla godere con una intensità sublime ed in un assieme di grida che solo una partner pienamente soddisfatta può emettere. Nel frattempo mi accorgo di stare strusciando con forza con il mio pene sulle lenzuola e sul suo piede che non sta fermo ma mi fa, con le sue sapienti carezze, godere quell’orgasmo splendido che da anni non provavo .

LA CONCLUSIONE

Giunto a questo punto il lettore mi può accusare di tradimento, imputandomi di non aver rispettato i patti stabiliti con la mia amica ed in base ai quali , come affermato nelle premesse, io non avrei mai e poi mai dovuto inserire la sua persona nei miei atti o ragionamenti legati al sesso. Caro lettore guarda però che si tratta solo di un sogno e se ad una persona di 85 anni non si permette nemmeno di sognare allora lo si vuole annullare in tutto e per tutto. Esiste però la soluzione vera del dilemma. Questo racconto, allo scopo di non offendere nessuno, deve essere letto da una sola persona e cioè dalla mia amica che ne è la protagonista e quindi sarà lei a deciderne il finale scegliendo in maniera definitiva se il mio sogno potrà continuare ad esistere oppure se io non ne sono degno ed il racconto medesimo deve essere cancellato da ambedue le memorie: da quella digitale del mio computer e soprattutto da quella banale del mio cervello. Nel primo caso la decisione, scritta di suo pugno per rispondere ad una mia richiesta ed a remissione di ogni mio peccato, è la seguente scritta proprio da lei, la mia amica.

“Sei davvero incorreggibile caro amico, mi spiace solo che tu pensi possa essere io l’oggetto dei tuoi desideri, scrivi molto bene i tuoi sogni erotici ma non fanno per me, io devo prima amare qualcuno per pensare a lui, restiamo amici se ti va, null’altro per me, ciao”

Io credo che l’ultima frase data in risposta sia il giusto coronamento di un racconto erotico veramente bello che, ovviamente, è soltanto un racconto. Resta comunque confermato che la risposta all’interrogativo posto da questo racconto non può essere altro che il dubbio dimostrando questa volta che il sesso sopravviva anche senza amore .

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Nel primo caso io racconto all’amica un avvenimento pulito pulito. Lei lo riceve e lo idealizza In maniera divina con una poesia letta da molti e più volte pubblicata ottenendo un parere unanime: si tratta di una bella piccola e pulita storia di amore vero senza scendere per nulla alla questione sesso. Le critiche sono favorevoli. Il poeta sentito nel racconto ha reagito con una poesia che é veramente bella e viene approvata per la sua bellezza pulita. In poche parole è un inno all’amore senza sesso! resterebbe quindi dimostrato che l’amore, quello vero, prescinde totalmente dal sesso.


Nel secondo caso, si tratta di un mero racconto nel quale lo scopo è lo stesso: stare vicini senza nemmeno pensare al sesso. Però, sempre in pura immaginazione, accade un fatto importante provocato da lei che con il suo comportamento fa esplodere un rapporto di sesso spinto che finisce con l’abbandono dei programmi iniziali basati sull’affetto che avrebbe dovuto spingere solo al romanticismo di stare vicini con soltanto un fine di felicità. È lei a provocare il cambiamento e con il suo comportamento. E’ lei che impone a tutti due di compiere un amplesso di grande importanza e di soddisfazione per ambedue. Ma nella sua conclusione, confondendo immaginazione con realtà, risulterebbe che nella sua convinzione non può esistere sesso senza amore. Questa definizione costituisce il contrario della precedente vicenda raccontata.

Alla fine siamo in presenza di due considerazioni completamente diverse. Secondo l’uomo l’amore ed il sesso sono due manifestazioni completamente diverse che devono vivere separate perché quando si fa sesso non si deve pensare all’amore perché l’amore é tutto sentimento, il volersi bene, la poesia quella vera, quella bella. ll sesso, invece ë tutto materialismo piacere crasso, esagerato, indecente ma così piacevole perché é stato creato per un preciso scopo: di garantire la sopravvivenza del genere umano ma che non può avere alcuna relazione con l’amore.

Invece secondo la donna il sesso non può esistere senza amore.

In definitiva l’interrogativo di partenza non trova quì alcuna soluzione.


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