AMICIZIA VINCENTE

INTRODUZIONE

Marco e Gaspare sono amici da tanto tempo Grazie soprattutto ad una grande comunione di idee che li vede d’accordo sulle questioni vitali ed anche su quelle di nessuna importanza ma che aiutano a vivere al meglio delle comuni possibilità.
Ciò che Marco apprezza particolarmente in Gaspare sono i principi fondamentali sui quali egli stesso e i suoi famigliari hanno impostato la loro vita, principi che essi continuano a rispettare con estrema coerenza.
Non è affatto facile descrivere la sua alta regola di comportamento, i suoi concetti che possono essere definiti religiosi anche se non riguardano un credo particolare e ben definito ma solo principi basilari come, determinante esempio, il fatto che tutto ciò che accade sia regolato da qualcosa di superiore che esiste sicuramente perché quell’essere superiore è il creatore di tutto ciò che c’è cielo in terra ed in ogni luogo e con cui ognuno di noi continua a modulare il proprio comportamento con i concetti di base sempre presenti nella mente.
In conclusione si può affermare che Mario e Gaspare godono di una grande comunione di pensiero che li fa stare molto bene insieme a parlare, far delle piccole gite con le rispettive mogli e figli ed infine trovarsi a pranzare in casa dell’uno o dell’altro oppure in ristoranti tipici.

LA COSCIENZA DI VITA

È a questo punto che entra nella scena lunga e variegata del racconto, un elemento importante che definirò “ coscienza della vita”, elemento che finisce per interessare tutta la trama dall’inizio alla fine dal primo più morigerato e modesto personaggio per arrivare, uno dopo l’altro, a determinare tutto lo svolgersi del racconto stesso.
L’argomento risulta determinante e difficile da descrivere.

Si potrebbe approfondire il pensiero, il modo di concepire e di condurre la vita di Marco, basandosi sul vocabolo “sapienza” nel quale Marco racchiude il suo pensiero. Egli infatti parte dalla necessità primaria di conoscere il più possibile lo scibile umano per tutte le parti che riguardano la sua vita quotidiana fissandone inderogabilmenteuna sua buona utilizzazione in modo da averne risultati ben precisi, per finire con l’opportunità di diffondere agli altri tutto ciò che ha imparato ed utilizzato. Questo suo modo di ragionare lo porta a conclusioni, a suo modo di vedere, vantaggiose ed obbligatorie nello stesso tempo.
In questo senso egli considera che l’attività di ogni essere umano deve consistere in qualcosa che arricchisce, in piccolo o in grande a seconda dei casi, la civiltà di cui egli fa parte offrendogli al tempo stesso la soddisfazione di svolgere, sempre ed in ogni evenienza, un lavoro che gli è congeniale, che egli svolge con tre grandi risultati : una grande soddisfazione sua personale, un adeguato compenso economico ed infine un importantissimo contributo al progredire del processo economico e qualitativo dell’intera società. Marco considera tutto questo come suo grande dovere ed al tempo stesso grande soddisfazione.

Completamente diversa la situazione di Gaspare. Egli da molti anni lavora presso una grande società la quale fin dall’inizio gli ha affidato un compito preciso completamente privo di autonomia in quanto rientrante nella strategia generale che la società ha interamente definito con chiarezza. Questo ruolo lo soddisfa in toto dandogli piena libertà di svolgere la sua vita senza alcuna preoccupazione essendo sufficiente e necessario il compimento del solo compito affidatogli.

Allo stato reale delle cose Gaspare può impiegare molto del suo tempo per le opere di assistenza ai malati, alla guida di giovani dove funge da responsabile di iniziative varie e tutte tese all’aiuto ed all’acculturamento morale e di studio dei ragazzi. Oltre a questo egli arriva a soddisfare un’altra sua passione che, come tutto il suo essere, esulava completamente dall’impegno lavorativo. Si tratta dell’informatica della quale studia e sperimenta tutte le novità proprio perché interessato alla preparazione, allo studio ed alle complicatissime elaborazioni di creazione di nuovi programmi di base e di nuove tipologie di calcolatori. Ciò che lo affascinava veramente è il progresso dell’informatica e la velocità temporale di nascita continua delle novità sensazionali. Egli inoltre è appassionato di giochi elettronici di cui apprezza le creazioni di personaggi e di avventure che formano la base di ogni gioco. ai quali si dedica soltanto per rendersi conto da vicino delle novità che via via appaiono sempre più complesse ed interessanti.

Gaspare sfrutta in pieno la libertà di cui si è detto, svolgendo quello che considera fondamentale dovendo con tutte le sue forze far del bene al suo prossimo. Perciò egli partecipa a tutte le iniziative benefiche d e da questo gli deriva una soddisfazione che egli non può evitare di spiegare al suo amico esprimendogli anche un severo rimprovero per imputargli la colpa di dedicare tutto il duo tempo al lavoro commettendo delle gravi mancanze sia nei confronti della famiglia che Marco trascura per mancanza di tempo e nella assistenza dei bisognosi che sono numerosi dappertutto anche nella loro città .

I DISSAPORI YTRA AMICI

Da tutto lo stato di cose e nonostante la grande amicizia, nascono spesso delle animate discussioni tra i due amici, con Marco accusato di essere un reprobo che bada solo alla soddisfazione tutta personale di svolgere un bellissimo lavoro spesso tramite decisioni personalissime ma che lo costringono a mancare nei suoi obblighi familiari e sociali.
A questo punto Marco offeso in quello che egli considera il fior fiore del suo impegno attivamente svolto giorno per giorno e con risultati eclatanti, reagisce malamente accusando a sua volta l’amico di mancare in quello che egli invece considera la base di vita di ogni essere umano e cioè il proprio contributo ad una comunità sociale i cui componenti hanno il preciso dovere tutti in contemporanea di contribuire al miglioramento dell’intera comunità, cosa che invece Gaspare disprezza restandone completamente al di fuori e limitando la sua attività lavorativa ad un banale tran-tran che, a dire di Marco, offende la sua dignità di lavoratore.

Quelli descritti sono i motivi per cui raramente le discussioni dei due amici riguardavano gli aspetti della loro vita. Essi cercavano di escluderli dai loro ragionamenti per evitare le discussioni sempre molto profonde e spesso veramente accese.
Marco si accalorava nel raccontare delle sue vere soddisfazioni di lavoro specificando all’amico quando riusciva a raggiungere, proprio con la sua iniziativa ed impegno, ad un grande risultato grazie sl quale egli riteneva di avere assolto al suo dovere di contribuire, si pur in piccola parte, al progresso della vita civile dell’umanità, la quale , secondo lui, sopravviveva e migliorava proprio per il contributo piccolo o grande ma generale comprendendo tutti gli esseri pensanti. Gaspare capiva tutto questo ma sosteneva che a suo avviso Marco era fuori luogo in tutti i sensi perché, come detto, trascurava la sua famiglia e soprattutto non dava nemmeno una briciola del suo tempo e della sua eccelsa capacità di fare, all’aiuto del prossimo. In questo caso i due finivano veramente per litigare.

Ecco, diceva Marco, piano piano il progresso che va avanti permetterà a tutti di lavorare stando a casa propria così come facciamo noi e tutto questo sarà il progresso che lo consentirà. Allora Gaspare sosteneva che non era questo il modo di fare ma che bisognava invece ospitare generosamente le popolazioni disagiate, aiutarle accogliendo ognuno di noi qualcuno a casa propria insegnandogli a lavorare in modo che potesse rientrare nel suo paese e realizzare tutto quello cheha imparato quì a casa nostra.
A sua volta Marco imputava all’altro di essersi fermato nel suo lavoro a compiere da anni quel modesto e quasi inutile impegno che non aiutava per nulla la grande società che lo stipendiava per portarla verso un futuro migliore. Gaspare allora descriveva la sua società come un colosso già organizzato con la perfetta piramide di personaggi via via più importanti e con i quali egli non aveva e non voleva avere nulla da fare. Giunti a quel punto la discussione degenerava perché Marco a poco a poco cresceva verso l’alto del ragionamento dando la colpa a quel modo di pensare di Gaspare il quale considerava la gente come composta da una società indolente che non andava nemmeno a votare perché i politici erano tutti degli incapaci quando non erano corrotti. Anche il problema dell’aiuto agli emigrati secondo Marco era sbagliato perché riteneva ingiusto sradicare quelle genti dal loro paese, dalle loro abitudini dalle loro convinzioni religiose per voler farli diventare come noi.
Molto più agevole descrivere una passione che accomuna i due amici ed era quella di impegnarli sempre ed in ogni occasione di operare con intelligenza, con la sete di conoscere di sperimentare tutto nella maniera più generale di fare soltanto cose con acutezza di mente, con la curiosità di favorire, di fare, di raccontare, di discutere di cose interessanti.

L’INIZIO DELLE DIFFICOLTA’

La vita dei due amici va avanti con alti e bassi come indicato fino a farli arrivare ambedue oltre la cinquantina di anni con lo svolgere normalmente il lavoro nel modo descritto, con i figli già sistemati fuori famiglia e con propria famiglia, casa e lavoro e quindi in una situazione generale ottima quando improvvisamente arriva una crisi economica nazionale che mina alla base tutta queste serenità e stabilità .
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Quello che si trova ora in estrema difficoltà è proprio Gaspare poiché la sua grande società sta attraversando un periodo così difficile da dover ridurre drasticamente il personale e nella scelta vengono lasciati a casa proprio quei dipendenti come Gaspare stesso per l’attività che svolgeva priva di specializzazione e di iniziative personali utili all’andamento ordinario della società. A quel punto egli si trova senza risorse economiche di sorta tanto da essere costretto a chiedere aiuto economico ai figli i quali, sempre a causa della crisi generale, non hanno grandi possibilità per sostenere anche le spese dei genitori . Nel contempo egli cerca in tutti i modi per trovare un nuovo lavoro che non trova affatto poiché sua situazione di ultracinquantenne senza alcuna specializzazione né preparazione specifica, lo allontana completamente da ogni possibile impiego. Anche Marco tenta di aiutarlo sia per introdurlo nella sua piccola società dove ci sarebbe bisogno di personale però alla condizione di quelle qualità specifiche che egli non possiede affatto..

CRISI E BENESSERE TOTALMENTE DIVERSIFICATI

La situazione di Gaspare precipita sempre di più verso il basso. La sua difficoltà economica lo obbliga anche a tralasciare l’attività di aiuto del prossimo riducendolo ad uno stato di depressione grave per cui l’unico suo impegno è il seguire delle cure mediche per risalire la china morale che lo ha colpito. Nel frattempo Marco all’interno della piccola società è riconosciuto per il suo grande impegno e bravura nell’organizzare il lavoro grazie al quale non sussistono problemi di crisi anzi la società segna sistematicamente un progresso nella qualità dei compiti assolti ed anche nella costituzione dell’intero complesso industriale che da piccolo come era sta diventando di media grandezza e giro di affari. L’insieme di positività aumentano la stima di cui gode Marco e che gli fa assumere una posizione di dirigente dell’ufficio tecnico. Viene così ad essere esaltata la differenza tra i due amici; uno in piena depressione e l’altro in pieno sviluppo personale. Un’amicizia vera come la loro è fortemente colpita da una differenziazione tanto difficile da sopportare soprattutto da Gaspare che comprende e giudica fin troppo duramente la situazione contribuendo al peggioramento del proprio stato depressivo. A sua volta Marco non è da meno sentendosi privilegiato in modo superlativo e quindi con una sofferenza che colpisce sempre di più l’amico e che fa giungere Marco stesso ad una decisione importante.

L’INSPERATA RISOLUZIONE : METAVERSO

Marco si incontra con Gaspare e gli dice : c’è un modo solo per rimediare. Tu devi ripartite da zero ed incominciare una nuova strada perché quella che avevi percorso ostinatamente nei primi 50 anni della tua vita era stata nulla come poteva constatare oggi egli stesso. Questo concetto appena espresso da Marco dà una ulteriore spinta verso il basso all’amico che parte già dal profondo abisso morale in cui egli si trova.
Tuttavia le parole dell’amico gli danno quella forte scossa di cui ha bisogno per scuotersi dal torpore e provare a reagire in senso positivo. Detto fatto si dimostra curioso di sapere, di conoscere quale potesse essere la novità così decisiva da poter aprire il suo essere inaridito, racchiuso, bloccato nella prigione della tristezza , della depressione
La risposta arriva immediatamente da Marco : sarà proprio qualcosa di grande di imprevedibile. Cosi
Gaspare. Siccome tu hai avuto molta passione per l’informatica che un tempo usavi soprattutto per i giochi elettronici e poiché quella passione non era tanto legata al gioco stesso quanto invece all’informatica che ne costituiva il presupposto esclusivo, io sono qui per per dirti che è in arrivo una vera rivoluzione chiamata metaverso che costituirà una nuova maestosa rampa di lancio verso nuovi orizzonti, dove tu dovrai per forza entrare subito e con lo stesso entusiasmo che tu avevi per i giochi e soprattutto per l’informatica che li riguardava direttamente. Io lo ricordo bene perché a quei tempo ti ho sempre accusato di essere esagerato, totalmente fuori strada con quei giochi eccezionali.
Ora mi accorgo che in questa vita il fare lecito ed onesto non è mai fuori strada , perciò tu ritorna alla tua passione ma in una direzione completamente nuova. Qui si tratta di una cosa importante nella quale potresti sicuramente riuscire ad aprirti ad un futuro molto promettente e te lo sta dicendo il tuo vero amico con cognizione di causa.
A questo punto Gaspare sembrò svegliarsi dal lungo torpore iniziando un ragionamento del quale non capiva nulla se non che si trattava di qualcosa di importante.
Marco non è al corrente in dettaglio delle particolarità tecniche dell’argomento in questione ma quello che sà è ancora più importante per il momento. Egli conosce per cosa certa che ci sono fior di industriali americani, cinesi ed un pò da tutto il mondo, Italia compresa, che hanno già impegnato fondi rilevantissimi sicuri come sono che dalla nuova attività nasceranno interessi sia tecnici che economici di grande portata e che per tanto è da prevedere una grande richiesta anche di personale esperto nel campo. Necessario quindi muoversi subito e non aspettare che sia troppo tardi e si finisca per trovare il tutto già occupato da chi si è già mosso rivestendo gli incarichi di qualunque caratteristica e grado .
Gaspare ascolta attentamente e si sente affascinato dalla novità e garantisce all’amico che avrebbe

cominciato subito.

IL RISVEGLIO DAL TORPORE

A questo punto accadde quello che sembrava impossibile. Prima Gaspare era così a terra da sentire che solo una vera rivoluzione poteva salvarlo ma capì immediatamente che la descrizione di Marco consisteva proprio nella rivoluzione che egli attendeva e che sarebbe stata in in grado di farlo tornare vivo nel vero senso della parola .
Fin dai successivi entusiastici ragionamenti di Marco, Gaspare cominciò a intravedere la grande vicenda che aveva battezzato “rivoluzione” e che lo portava improvvisamente a seguire le proposizioni fantastiche dell’amico il quale, super eccitato, prevedeva, pur senza conoscerne i particolari, la manna del cielo scesa con scopi precisi, dando per certo che metaverso non avrebbe cambiato solo lui, Gaspare ed addirittura l’intera vita sociale in tutto il globo terrestre comportando un nuovo modo di vivere che avrebbe portato anche quel cambiamento che egli, Marco, gli aveva fin dai tempi dell’inizio amicizia, previsto e accanitamente sostenuto : ognuno al mondo deve poter vivere nel suo mondo nella sua patria senza dover emigrare in posti lontani dove tutto è diverso dal modo di mangiare, a quello di vestirsi, di lavorare, di seguire una certa religione, persino avere un diversificato colore della pelle. Ebbene metaverso nella sua esaltazione avrebbe comportato tutto questo e Gaspare stesso doveva immergervisi completamente potendo, all’interno della nuova concezione di vita, svolgere anche quella funzione di volontariato che prima aveva svolto in un modo obsoleto, ma ora invece sconvolgente, straordinario, nuovo.
Gaspare si mise di pieno impegno a leggere a studiare al massimo grado la cosa e quindi tornò dall’amico Marco e gli spiegò lungamente ed a fondo la sua nuova concezione convinta di vita ringraziandolo perché egli gli aveva sempre sostenuto questa cosa ed ora era stato lui ad introdurre quella parola metaverso che gli era entrata nel sangue soltanto avendone letto le basi principali su internet.
Marco fu così contento di quell’incontro da abbracciare stretto stretto il suo amico dicendogli che dalla depressione in cui si trovava ora era lui a spiegare i fondamenti addirittura di un nuovo modo di vivere che coincideva con i principi che egli stesso aveva sempre previsto. Ma Marco andò oltre e gli disse. Attento Gaspare. Ho capito e ti auguro veramente che che tu metta tutto te stesso in questa nuova impresa, allora ricorda. Da questo momento ti voglio più bene di sempre e vorrei aiutarti nella tua straordinaria impresa,. Bene io penso che tu per svolgere bene il tuo nuovo impegno ad un certo punto avrai bisogno o opportunità di usare soldi , capitali anche abbastanza importanti e sappi che io sono disposto ad aiutarti anche in questo senso e quindi fin da ora ricordati di questo mia disposizione nei tuoi confrontI. Con un abbraccio forte forte i due amici si salutarono.

L’ATTIVITA’ ENTUSIASMANTE

Gaspare si buttò a capofitto a leggere tutto quello su metaverso che si trovava su internet e su qualche rivista e perfino libro cartaceo ed ebook rintracciabile. Fin dalla prima notizia particolareggiata su metaverso trovò conferma che si trattava di un evento straordinario, quella vera e propria rivoluzione di cui egli aveva estremo bisogno . In alcune notizie ebbe modo di incontrare con i vari mezzi di comunicazione ed anche con incontri perdonali, dei personaggi preparati che lo aiutarono molto a capire a fondo una materia tutt’altro che facile ma che con il nuovo entusiasmo egli riusciva a comprendere bene ed a intravederne come suo possibile futuro molto roseo.
La continuazione del suo nuovo percorso lo portò a conoscere persone che cercavano collaboratori da istruire per fare cose grandi. Egli vi si buttò a capofitto poiché era e entrato in un ambiente del tutto nuovo completamente diverso da tutto ciò che aveva sperimentato nella sua vita ma che lo entusiasmava veramente. Una volta imparate le cose fondamentali gli venne un’idea fissa. Egli si convinse che doveva entrare profondamente nella materia in una maniera la più realistica possibile in quanto era necessaria una sperimentazione vera e questo poteva accadere soltanto in un modo: impiegando capitali con denaro sonante. Era solo questo il modo per poter essere veramente veritiero nel suo comportamento. Lo scopo quindi non era affatto quello di effettuare speculazione economica ma solo di una vera esperienza diretta e necessaria per credere e convincersi veramente della grande novità.
Allora si ricordò le parole di Marco “ricordati che ti serviranno dei soldi ed io sarò disposto ad aiutarti”.
Ne parlò al suo amico spiegandogli la sua idea di questa sperimentazione reale che voleva fare non tanto per fare operazioni con interesse economico ma proprio per entrare di brutto nella scena.
Marco lo stava ascoltando perfettamente consenziente e molto convinto da questa dimostrazione molto convincente fornita da Gaspare. Glielo volle anche confermare personalmente. Gaspare sono molto felice perché stai dimostrando di essere finalmente nella strada giusta. Alla fine gli confermò che tutto questo lo aveva previsto anch’egli per tempo e che era a sua completa disposizione per svolgere bene l’esperimento. Aggiunse che, essendo metaverso al suo inizio, quello era proprio il momento buono per tentare ed allora egli gli prestava una bella somma di denaro con la quale egli potesse fare bene le sue sperimentazioni.
Gaspare parlando con più personaggio che aveva sconosciuto personalmente e spiegando che desiderava sperimentare effettivamente dal vero e subito tutto quello che loro stessi avevano capito e che a loro volta avrebbero dovuto spiegare ad altri potendo, se del caso, disporre anche di una certa somma di denaro onde sperimentare di fatto l’acquisto di spazi virtuali da impiegare in futuro nella maniera che si potrà presentare con l’andare del tempo. Cosi fece subito Gaspare comperò tre spazi situati un un città virtuale facente parte di un settore già dotato di numerose attività virtuali dove era già in esercizio diretto il loro ufficio virtuale e dove, secondo il parere di molti tecnici, avrebbe dovuto scoppiare l’interesse maggiore
Prima di farlo però Gaspare ebbe l’accortezza di interpellare tre attività in corso e parlando con l’avatar ivi presente, affermò di avere intenzione di affidare l’esecuzione di tre progetti diversificati
Al primo diede l’incarico ufficiale ad una ditta di designers che aveva la sua sede virtuale in quella stessa città e richiese la progettazione dell’arredamento del soggiorno della propria casa di abitazione situata qui in Italia . Allo scopo mandò, sempre via metaverso, pianta e disegni e fotografie del suo attuale vecchio soggiorno e, con una spesa abbastanza elevata, ricevette, sempre via metaverso, la progettazione di un arredamento veramente ideale del suo soggiorno di casa di cui egli non pensava affatto di approfittare esecutivamente ma che gli era servita per capire a fondo come funzionavano le cose in un piccolo lavoro come era la progettazione del suo ipotetico e modesto arredamento.
In questo modo Gaspare ebbe modo di vedere un lavoro reale e quindi sperimentare un avvenimento effettivo. Per altri due casi egli tentò soltanto di comprare uno spazio per aprirvi il suo ufficio virtuale senza però arrivare alla conclusione reale ma solo per sperimentare la cosa. Alla fine dell’esperienza si convinse che le cose funzionavano bene e passò all’acquisto con tutte le formalità del caso, dei tre spazi virtuali ubicati nella strada principale di quella città sempre virtuale.
Fatto l’acquisto, ovviamente con il denaro prestatogli da Marco, egli mise da parte la faccenda e continuò nel suo lavoro di imprenditore iniziale di metaverso.
Si mise d’accordo con una ditta primaria che aveva conosciuto per l’acquisto reale e la quale, per l’espletamento del suo incarico gli mise a disposizione un locale virtuale già arredato posto nella via principale del quale la casa stessa aveva già trovato nome ed organizzato la pubblicità atta allo scopo di fargli avere i primi clienti che potevano provenire da tutto il mondo. In questo modo Gaspare incominciò i suo nuovo impegno di venditore di spazi virtuali, impegno che veniva svolto interamente stando a casa propria qui in Italia e ben sapendo spiegare tutta la procedura che aveva già sperimentato in proprio in occasione dell’acquisto realmente effettuato con il capitale dell’amico Marco, di tre spazi virtuali nella sessa città dove si trovava ora anche il suo ufficio.

Nei primi tempi non fu affatto facile concludere delle vendite degli spazi. Molti clienti si presentavano ben disposti ma alla fine sorgevano tutti i dubbi possibili che Gaspare tentava di fugare sempre spiegando la sua esperienza diretta,
Da notare che i suoi clienti provenivano indifferentemente da tutte le parti del mondo potendo usufruire di due strumenti efficacissimi. Prima di tutto la traduzione completamente automatica di tutte le lingue grazie alla quale egli poteva conferire ad esempio con un giapponese parlando in italiano mentre il giapponese sentiva la frase direttamente tradotta in giapponese, lo stesso dicasi per le osservazioni del giapponese che venivano ascoltata da Gaspare in un italiano non perfetto ma sempre sufficientemente interpretabile.
Il secondo potente mezzo era il visore tridimensionale indossato il quale il cliente, restando davanti al suo computer nella sua stessa abitazione , poteva virtualmente entrare nella via della città virtuale dove egli acquistata l’area e poteva entrare in uffici identici a quello che egli in un secondo tempo avrebbe potuto costruire nella sua area virtuale poiché il tutto si svolgeva sempre in ambiente virtuale dove qualsiasi forma era possibile disegnare e filmare correttamente.
Occorre precisare che con il passare del tempo le esperienze di Gaspare andavano sempre migliorando in quanto egli, conosciuti altri operatori degli spazi virtuali dove avevano già aperto i loro uffici, poteva anche orientare possibili clienti posti al di fuori dell’acquisto dell’area che faceva parte del suo lavoro specifico. Tutto questo gli diede modo di combinare anche affari di altro genere in associazione con questi altri operatori virtuali.
In definitiva si deve osservare come l’attività avesse ormai imboccato una strada buona, efficace e con grande soddisfazione anche economica di Gaspare il quale ad ogni affare concluso riceveva i, suo giusto compenso.

L’ESTINZIONE DEL PRESTITO AVUTO

Ppassarono in fretta sei mesi dal giorno in cui egli aveva comprato le tre aree con i soldi del suo an amico Marco. e gli giunse anche una richiesta particolare di area virtuale che egli stimò opportuno attuare cedendo il primo dei suoi tre appezzamenti. Ebbene la cifra di vendita riscossa gli consenti di restituire immediatamente al suo amico tutta la cifra iniziale con i relativi interessi.
La restituzione rese felice anche Marco che vedeva il suo amico pienamente lanciato nel suo lavoro.
In definitiva si può dire che Gaspare era diventato in tutto e per tutto un operatore di metaverso in piena regola tanto è vero che, visto il notevole guadagno che aveva realizzato con il suo primo acquisto nei tempi successivi gli permise di far investimenti anche al di fuori della sua città virtuale scegliendo iniziative nuove e promettenti dove acquistava spazi all’inizio della apertura per poi rivenderli dopo qualche anno.

CONCLUSIONI

La conclusione del racconto dei due grandi amici Marco e Gaspare è logica. Tutto filò nel migliore dei modi cementando ancora di più quell’amicizia di per sé già molto forte.

Occorre infine precisare come il finale vero del racconto riguardi anche il suo autore il quale nella sua attività professionale svolta decine di anni fa, avrebbe, tra l’altro, effettuato per molto tempo , compravendite di beni immobili. In quel periodo l’oggetto di affari buoni erano terreni che da agricoli diventando edificabili offrendo possibilità di cospicui guadagni dati dal continuo miglioramento dell’immobile oggetto della vendita allora riguardante beni reali visibili, percorribili a piedi, sui quali in origine cresceva l’erba quella vera di colore verde e la cui vendita veniva fatta seguendo le leggi vigenti che terminavano con la stipula di regolare atto notarile regolarmente registrato ai pubblici uffici

La compravendita di cui tratta il racconto e particolarmente le vendite organizzate da Gaspare avvengono con la stessa procedura ma con una differenza madornale, quasi fantastica : trattare beni assolutamente inesistenti, terreni che non si possono calpestare e sui quali non cresce affatto l’erba verde ed inoltre che come tali non possono formare oggetto di compravendita a base di atto notarile. E la differenza non è di poco conto. Quasi, in maniera incredibile,, addirittura folle, il risultato finale sarà lo stesso di una compravendita veramente effettuata dall’autore come detto ma vendita che non finirà per avere lo stesso risultato con un sostanziale vantaggio: non riguarderà un bene come le aree della nostra bella Italia in troppa loro parte occupate da costruzioni, da strade, da capannoni che ne hanno rovinato la bellezza e l’importanza di ambiente originale deturpato dalle troppe costruzioni edilizie.

L’oggetto delle compravendite organizzate da Gaspare riguarderà non solo l’Italia ma il mondo intero che beneficerà di quel bene del tutto virtuale ed adatto a svolgere mille attività senza modificare nessun suolo ma solo la sua immagine virtuale.